lunedì 23 novembre 2009

IV Incontro di Saltymbanco, Lunedì 23 Novembre

Oggi ripasseremo il I Coro a Catena creato e costruiremo un Secondo Coro a
Pioggia:
- Struttura di entrare e Cadute dei Precedenti Coreuti, con creazione
delle Sculture Fisiche.
TESTO del CORO:
" MA ANDATE TUTTI A QUEL PAESE! VOI E
QUESTO SECCHIO!
SE QUALCHE SPETTATORE SA DOVE SI POSSA COMPRARE UN NASO
SENZA BUCHI, ME LO DICA!
NIENTE E' COSI' SCHIFOSO COME NUTRIRE UNO SCARABEO
STERCORARO MANIPOLANDO IL SUO CIBO.
QUANDO UNO SI PRENDE PER LA STRADA, UN CANE
OD UN PORCO, BEH FANNO MENO STORIE,
SONO LI' PRONTI A MANGIARE E A SEGUIRTI!

MA LUI NO, LUI HA IL SUO ORGOGLIO, NON SI DEGNA DI MANGIARE SE LA PAPPA NON
GLIELA SERVONO,
CON DELICATEZZA E GARBO, DOPO ESSERCI STATI DIETRO TUTTO IL
GIORNO!
VUOLE UN PRODOTTO DA CUOCHI SOPRAFFINI!
VOGLIO SPIARE SE HA FINITO DI
INGOZZARSI, SOCCHIUDO APPENA LA PORTA PERCHE' NON MI VEDA.
CORAGGIO, E MANGIA!
NON SMETTERE DI RIMPINZARTI FINCHE' NON SCOPPI SENZA NEANCHE ACCORGERTENE!
MA
GUARDALO COME MANGIA, QUEL MALEDETTO!
PEGATO COME UN LOTTATORE, DIGRIGNA I
MOLARI,
GIRA INTORNO LA TESTA E LE ZAMPE, COME CHI ARROTOLA LE GOMENE PER I
BARCONI!
CHE ANIMALE IMMONDO, FETIDO E VORACE!"
* poi lavoreremo sul Metodo
Stanislavski, spiegandone alcune dinamiche base.

CALENDARIETTO Prossimi Incontri dei 3 Laboratori

Ecco un piccolo Calendario per i Prossimi Incontri dei 3 Laboratori:
Sempre a
Ygramul, sempre 20.30-23.30
NOVEMBRE:
- Lunedì 23 : IV Incontro Laboratorio
Saltymbanco
- Mercoledì 25 : IV Incontro ma Riunito (per straordinarietà
Affabulzaione) di Ludyka e Yogurt
- Lunedì 30 : Incontro con tutti e 3 i
Laboratori Riuniti, lavoro sui Cori, sul Trucco e Prime FOTO del FotoRomanzo
-
Martedì 1 Dicembre: per chi è interessato (iscrizioni ancora aperte al
3314703950 con SMS) Lezione Unica e CORSO di CAMMINATA E TECNICA BASE con
TRAMPOLI (propedeutico alla Danza con i Trampoli che si terrà a Genn/Febbraio)

* per ora sono segnati:
- Serenella, Chiaretta, Massimo, Katia e Claudio (dei
Giullari)
- Michela, Alessia (degli Yogurt)
- Andrea (Saltymbanco)
- Martina e
Mauro (esterni ma Ygramulleschi)
Ci restano 5 posti liberi, ma credo proprio
che in questi giorni si riempiranno subito... se volete iscrivervi SCRIVETE
mandando SMS.
Costo 10 Euro a persona
DECEMBRE:
- Lunedì 7 : I Incontro
Saltymbanco
- Martedì 8 : I Incontro Ludyka
- Mercoledì 9 : I Incontro Yogurt
-
Lunedì 14 : Incontro a 3 Laboratori RIUNITI, ripasso Cori, Foto e Filmati Danze
e Festa di Saluto con Regali! Chiusura del Percorso per le Vacanze di NATALE!

giovedì 19 novembre 2009

Aggiornamento III Incontro

L'incontro Riunito, nonostante diverse assenze, è andato molto bene. Non siamo
riusciti a ripassare i Cori a Sette Terre ma il resto è stato fruttuoso:
* - Sono nati dei micro Testi (per ora Liste di Parole) secondo lo Schema
delle 'Parole Superstiti' o 'Binomi Fantastici', già sperimentati fisicamente
(Giulia e Fatima; Marco e Franz; Andrea e Francesca; Michela e Alessia;)
- Maschera del Vecchio: Schiena dritta e mani larghe, sguardo ampio e proteso
(Vista totale) e Saggezza. Camminata inclinata all'indietro, mani come Rami
(Mimesica di un grande albero fondoso e antico); quando riposa, mani una sulla
pancia e l'altra sulla schiena bassa, testa reclinata.
- Maschera del Giovane: passo scattante e curioso, salti a superare sè
stesso, marcati dalle braccia che ne segnano il limite orizzontale; mai guerra
ma caparbietà, mai rallentata saggezza ma forza e impeto vitali da topolino
(Mimesica dello sbocciare scattoso dei fiori e della vita).
Trovati anche i Gesti o Interpretazioni personali degli INCHINI e segnate con
appunti personali.

mercoledì 18 novembre 2009

Terzo Incontro di Novembre, Unito Saltymbanco e Yogurt

Per via del mio malessere di Lunedì, in caso straordinario i due Laboratori si uniscono:
- Ripasso dei 2 Cori a Sette Terre con le Battute di Aristofane e Menandro.
- Lavoro sulle Maschere del Vecchio e del Giovane (potrebbero essere inserite tra i Coreuti per i Saltymbanco)
- Osservato un momento del film "La Dea dell'Amore" di Woody Allen del 1995 per rubare informazioni su una bella interpretazione del Coro Greco.
- Sculture Cronologiche di Azioni... per creare i Paradossi e i Testi Dadà. Suono e Gesto, incastro dei Corpi e poi nascita della Battuta
- Infine, modalità dell'Inchino Greco, con Coreutoi ed attori che avanzano:
A) piedi paralleli larghi e braccia pendenti ai lati
B) Con un saltello a scatto il piede destro avanza e il sinistro indietreggia, mentre le braccia con le mani aperte in esterno fanno l'opposto (la sinistra in avanti e la destra in dietro)
C) Con un saltello a scatto i piedi e le manio si invertono
D) Con un passo fluido ma veloce si avanza ed i piedi vanno paralleli e uniti mentre i pugni si chiudono
E) Le braccia compiono una rorazione verso l'alto, poi le mani si aprono e le braccia ricalano ai lati del corpo lentamente e morbidamente, intanto le gambe si allargano per tornare al Passo (A)

martedì 17 novembre 2009

La PACE di Aristofane

Breve Trama:
La pace (?IRENE) è una commedia di Aristofane scritta nel 421 a.C., in un'epoca a cui fanno da sfondo i tristi eventi della Guerra del Peloponneso.

Atene 421 a.C. Sono anni duri. La guerra del Peloponneso imperversa e la Grecia è provata dal protrarsi di privazioni e stenti.

Trigeo, vignaiolo dell'Attica, esausto per le tribolazioni patite, si risolve a tentare un ardito rendez-vous con le divinità olimpiche. Per salire da Zeus, ci va non con un destriero alato né altra "nobile" creatura dei cieli, ma, parodiando i temi delle tragedie, ma a cavallo di uno scarabeo stercorario. Mentre Trigeo cerchera' di salire verso Zeus, lo scarabeo attratto dalla merda lo tirera' verso la terra. Una creatura molto terrena sul cui dorso accingersi all'incredibile anabasi celeste.

Ma un vettore così umile e insolito comporta non pochi rischi. Infatti, durante il sorvolo dei cieli, il lezzo che esala dal basso spinge in picchiata la ghiotta bestiola, dalla straordinaria sensibilità per certi odori terreni, rischiando di mandare a morte il suo cavaliere. Ciò la dice lunga sulle consuetudini igieniche non proprio impeccabili di alcuni e dà modo a Tirgeo di stigmatizzarne con insulti feroci le incurie igieniche.

Ma il viaggio gli riserverà una sorpresa ben triste: gli dei olimpici hanno abbandonato i cieli di Grecia. Ad annunciarglielo è Hermes, l'unico ancora rimasto: quel luogo un tempo così felice, è divenuto ora una finestra aperta su un disgustoso spettacolo, un mondo ormai dilaniato dalla discordia e, in apparenza, definitivamente consegnato a Polemos. In quelle lande non vi è più posto per Eirene, reclusa infatti da Polemos nelle profondità della Terra, lasciata a languire in un antro custodito da enormi macigni.

Polemos, dal canto suo, sarebbe già pronto per l'atto finale: le città giacciono in un enorme mortaio in attesa di essere sminuzzate come ingredienti di un bel pesto. Se solo ci fosse il pestello, ovvero un uomo in gamba, un bel mestatore, in grado di trascinare le polis in una lotta fratricida. Uomini del genere un tempo abbondavano in terra di Grecia: Cleone l'ateniese, per esempio, oppure Brasida, il pestello spartano. Ma entrambi sono morti, ora...

Tirgeo, appresa la notizia, capisce che è il momento favorevole per agire, chiamando a raccolta tutti i greci e, tutti insieme, liberare Eirene dalla sua prigione.

Ne nasce una sequela di equivoci alla fine dei quali, tra i popoli dell'Ellade, solo i contadini danno prova di possedere le doti di concordia necessarie a reggere l'impresa. Tira e tira, cantando tutti in coro, i macigni sono rimossi e Eirene può riemergere dalle viscere della terra, con gran dispiacere di mestatori mercanti di armi. Reca con sé il ramo d'ulivo e la cornucopia, in braccio il piccolo Pluto, simbolo dei beni che si possono trarre dalla natura e si accompagna ad Opora, la stagione del raccolto, e a Teoria, la Festa.

Trigeo e Opora scatenano la gioia di tutti, manifestando, a sorpresa, l'intenzione di sposarsi.

La scena si chiude allora con un komos nuziale, in cui si alza il canto del coro, condito da lazzi salaci, oscenità e piccanti allusioni: non si venderanno più armi, non si vestiranno più elmi, né si mangerà più cacio e cipolle, e la vita non si consumerà in guerre tristissime. Ma, accanto dal focolare, solo bevute, allegri simposi e baccano con gli amici. E gli sposi vivranno felici tra le gioie bucoliche e allusive del pigiare e del cogliere fichi...

lunedì 16 novembre 2009

Contributo ai Laboratori BEY

Ecco degli interessantissimi Appunti sul RITMO per le rappresentazioni Tragiche e Comiche dei Greci, sul loro senso del Mito e della Festa... sono utili a tutti i Laboratori e sono stati trovati da Alessandra degli Yogurt! Olè! Buono studio

martedì 10 novembre 2009

II Incontro del Lab Saltymbanco a Novembre

Abbiamo ripassato e portato leggermente avanti
la Danza de 'Lu Sule Calau':
* Quando la Dama portata a testa in giù entra nel Tunnel formato dalle Coppie in Quadriglia, il portatore attende che le coppie si passino la Donna capovolta (la tengono per le caviglie) e lui le prende per mano e le lancia a destra e a sinistra. Ogni danzatore/trice, con la sua postura di base, cerca il vecchio (il primo) partners. La Dama arriva in fondo alla verticale e trova il suo vecchio compagno che la trova e la fa atterrare. Siamo alla Terza tipologia di strofe della canzone: "LU SULE CALAU LI MONTI!"
- Abbiamo anche rivisto e ripulito un poco il Coro a Catena (la prossima volta inseriremo le Battute e l'anello fisico di Andrea, Alessandro e Francesca).
- Abbiamo ripassato rapidamente il Coro a Sette Terre.
- Sono stati assegnati i RUOLI dell'opera:
1) SERGIO : Il Cittadino Trigeo + Coreuta (Maschera Gatto)
2) ANDRREA : Uno dei suoi Servitori + Coreuta + Dio Giove (Maschera del Povero e del Dio)
3) CARMINE : Uno dei suoi Servitori + Coreuta + Mercante d'Armi (Maschera del Povero)
4) CHIARETTA : La Figlia di Trigeao + Coreuta + Dea Teoria (Maschera della Donna e del Dio)
5) FRANZ : Dio Hermes + Coreuta (Maschera del Dio)
6) ALESSANDRO : Dio della Guerra + Coreuta (Maschera del Dio)
7) GIULIA : Dea della Pace + Coreuta (Maschera del Dio)
8) FRANCESCA : Dea del Tumulto + Coreuta (Maschera del Dio)
9) CHIARA : Dea Opora + Coreuta (Maschera del Dio)
- Abbiamo così assegnato e lavorato 1 breve Battuta a testa con intenzioni e movimento vocale
- Per comprendere anche la Maschera del Dio ne abbiamo affrontato i movimentoi di base:
* Pianta larga a gambe ampie e giniocchia piegate. Braccia larghe che spingono ai lati e può oscillare le braccia, oscillare di lato (E' FORTE E VISIBILE)
* va sulle punte e ritrae le braccia come uscisse da una Scatola, va sulle Punte (DIVENTA INVISIBILE e Canta la sua Melodia).
* Quando è visibile si rigira di lato con uno scatto e fa apparire una nuova forma (che era dietro di lui/lei) (METAMORFOSI).
**** ABBIAMO MANGIATO IL CIOCCOLATO DI CHIARA!!! OLE'!***

martedì 3 novembre 2009

Approfondimento 1° Incontro di Niovembre

Affrontando la Trama de 'La Pace' abbiamo visto
il Corpo di una Terza maschera: la Donna.
- Bacino ampliato dalle mani (come avesse un'ampissima gonna) e
movimento oscillatorio, a campana, che le permette di scrutare ove la gonna si allontana, di 'valutare'. Tondo, morbido e fluido.
- Volto curioso e gentile che osserva
- Quando sceglie prende posizione larga, punta lo sguardo, fa un giro lentamente e poi unisce il gesto balinese della 'parola' femminile (sia in proposta che in ritorno di cortesia). Sempre lento e morbido. Poi riparte in camminata
- Quando si arrabbia e vuole imporre la sua scelta, avanza lo sterno, oindietreggia i gomiti, cammina in linea retta, bassa, puntando l'obiettivo e giunta si stoppa; aggiunge violento il gesto balinese (ma senza il ritorno di cortesia). Poi, come vittoriosa e schiva, si gira lentamente di lato e riparte dalla camminata.
- Se vuole parlare con un'altra donna, prende la postura bassa della Scelta e attende che una donna costruisca la medesima alle sue spalle, di lato. Poi le due donne si siedono (come l'una sull'altra) appoggiando i glutei sulla coscia della vicina), si cingono il fianco con 1 braccio, reclinano il busto e tengono l'altro braccio amplio per gesticolare ed accompagnare le parole.
- Se desiderano abbracciare un'altra donna, si avvicinano frontali, con un passo cingono il fianco con il braccio/gonna alla compagna, si fanno a loro volta prendere. Poi si abbracciano lateralmente poggiato la nuca al lato dell'altra nuca, come per farsoi coccolare e nel contempo suggerire.
- Tutta la donna è ispirata alla 'Spina di Grano' nel campo, flessuosa ed ondosa, lenta, carica e tonda di vita e di calore, furba e spinosa.

* Poi abbiamo cominciato a vedere il VOLO dello STERCORARO, con i passetti ed il Salto con le mani all'aria (stile montagne russe) o la piccola oscillazione e gli affacciamenti!
* Infine un piccolo inizio di lavoro su un pezzetto di CORO dell'opera
(Testo consegnato direttamente e montato con sequenze fisiche e geometriche).

lunedì 2 novembre 2009

I Incontro di Novembre: LA PACE

In questa Prima lezione di Novembre affronteremo
la decisione dell'Opera di Aristofane che ci accompagnerà tutto
l'anno: LA PACE (??????) è una commedia scritta nel 421 a.C., in un'epoca a cui fanno da sfondo i tristi eventi della Guerra del Peloponneso.
TRAMA:
Atene 421 a.C. Sono anni duri. La guerra del Peloponneso imperversa e la Grecia è provata dal protrarsi di privazioni e stenti.
Trigeo, vignaiolo dell'Attica, esausto per le tribolazioni patite, si risolve a tentare un ardito rendez-vous con le divinità olimpiche. Per salire da Zeus, ci va non con un destriero alato né altra "nobile" creatura dei cieli, ma a cavallo di uno scarabeo stercorario. Mentre Trigeo cerchera' di salire verso Zeus, lo scarabeo attratto dalla merda lo tirera' verso la terra. Una creatura molto terrena sul cui dorso accingersi all'incredibile anabasi celeste.
Ma un vettore così umile e insolito comporta non pochi rischi. Infatti, durante il sorvolo dei cieli, il lezzo che esala dal basso spinge in picchiata la ghiotta bestiola, dalla straordinaria sensibilità per certi odori terreni, rischiando di mandare a morte il suo cavaliere. Ciò la dice lunga sulle consuetudini igieniche non proprio impeccabili di alcuni e dà modo a Tirgeo di stigmatizzarne con insulti feroci le incurie igieniche.
Ma il viaggio gli riserverà una sorpresa ben triste: gli Dei olimpici hanno abbandonato i cieli di Grecia. Ad annunciarglielo è Hermes, l'unico ancora rimasto: quel luogo un tempo così felice, è divenuto ora una finestra aperta su un disgustoso spettacolo, un mondo ormai dilaniato dalla discordia e, in apparenza, definitivamente consegnato a Polemos. In quelle lande non vi è più posto per Eirene (Dea della Pace), reclusa infatti da Polemos nelle profondità della Terra, lasciata a languire in un antro custodito da enormi macigni.
Polemos, dal canto suo, sarebbe già pronto per l'atto finale: le città giacciono in un enorme mortaio in attesa di essere sminuzzate come ingredienti di un bel pesto. Se solo ci fosse il pestello, ovvero un uomo in gamba, un bel mestatore, in grado di trascinare le polis in una lotta fratricida. Uomini del genere un tempo abbondavano in terra di Grecia! Tirgeo, appresa la notizia, capisce che è il momento favorevole per agire, chiamando a raccolta tutti i greci e, tutti insieme, liberare Eirene dalla sua prigione.
Ne nasce una sequela di equivoci alla fine dei quali, tra i popoli dell'Ellade, solo i contadini danno prova di possedere le doti di concordia necessarie a reggere l'impresa. Tira e tira, cantando tutti in coro, i macigni sono rimossi e Eirene può riemergere dalle viscere della terra, con gran dispiacere di mestatori mercanti di armi. Reca con sé il ramo d'ulivo e la cornucopia, in braccio il piccolo Pluto, simbolo dei beni che si possono trarre dalla natura e si accompagna ad Opora, la stagione del raccolto, e a Teoria, la Festa.
Trigeo e Opora scatenano la gioia di tutti, manifestando, a sorpresa, l'intenzione di sposarsi.
La scena si chiude allora con un komos nuziale, in cui si alza il canto del coro, condito da lazzi salaci, oscenità e piccanti allusioni: non si venderanno più armi, non si vestiranno più elmi, né si mangerà più cacio e cipolle, e la vita non si consumerà in guerre tristissime. Ma, accanto dal focolare, solo bevute, allegri simposi e baccano con gli amici. E gli sposi vivranno felici tra le gioie bucoliche e allusive del pigiare e del cogliere fichi....
PERSONAGGI della Commedia:
- Due Servi di Trigeo (Maschera del POVERO)
- Trigeo, bifolco àttico (Maschera del GATTO)
- Una Figlia di Trigeo (Maschera della DAMA)
- Ermete
- Ammazza, dio della guerra
- Fracassa, servo di Ammazza
- Coro di Bifolchi attici
- Pace
- Pomona
- Galloria
- Un Pritano
- Ierocle, spacciaoracoli
- Un Mercante di falci
- Un Mercante di secchie
- Tre Mercanti d'armi
- Alcuni Ragazzi