giovedì 24 dicembre 2009

Controllate le vostre Mail

REGALO DI NATALE!!
Sto inviando i Copioni!
Per cominciare la Prima Parte di ogni Commedia, a partire dai Saltymbanco,
per poi fare i Ludyka ed infine gli Yogurt!
E poi, dopo Capodanno, arriveranno anche le Seconde Parti!
Studiate!
Anche le parti dei Copioni degli altri Laboratori dove vi e' il CORO a SETTE
TERRE, IL CORO di CAMBIO e la DANZA 'U SULE CALAU'!
Grazie e Auguri Mongoli!!!

domenica 20 dicembre 2009

da Vania Mongolo, sintesi dell'ultimo Incontro

>Ciao Laboratori Vari.
>Tra breve Gabriele aprira' nel nostro Sito (nel Link VIAGGI) il Blog della
>Mongolia, cosi' chi vorra' vedere le foto e leggucchiare i miei brevi
>Resoconti
>potra' farlo... non avro' la possibilita' di Connettermi sempre, ma
cerchero'
>di aggiornarli di volta in volta.
>Intanto vi Ricordo che nell'Ultimo INCONTRO abbiamo:
>- affronato l'ultimo passaggio tra i Coreuti, accompagnati da un nuovo
Brano
>dei Forasteri, danza: il peso si sposta, facendo oscillare il Corpo, da
destra
>a sinistra continuamente. Le spalle, come fossero collegate da un filo,
>accompagnano l'oscillazione, tirando verso il cielo la parte che viene
>sollevata da terra (qundo la gamba destra scrica il peso, la sinistra si
>solleva leggermente e cosi' la spalla sinistra va verso il cielo).
>l'Oscillazione fa ballare i Coreuti che si guardano intorno (a destra e a
>sinistra) li' dove la spalla e' abbassata, alternando cosi' gli sguardi.
Si
>danza e qundo si vuole si esce, ma nell'uscire si agganciano i Coreuti ai
lati
>della Scena, li si portano a compiere un giro per poi lanciarli in scena.
>I Coreuti 'Fuori' battono le mani 3 volte, in appuntamento con il
ritornello
>della Musica.
>Al finale i Coreuti Fuori battono 3, i Coreuti in pista 1 colpo di mani e
si
>immobilizzano, i Coreuto Fuori altri 3 e si fermano.
>- Visto alcuni skecht di Gigi Proietti tratti dal DVD 'Attore a modo mio'
per
>apprendere: capacita' di ascoltare e creare situazioni di Dialogo con la
Musica
>dal vivo;
>creazione all'interno di un Testo NON di un percorso lineare e logico, ma
di
>continui salti di significato, analogie, metafore, giochi di ripetizione,
per
>rendere il Testo (inerte) interpretato (espressivo); utilizzare NON solo
gesti
>naturalisticio ma creare delle personalissime azioni che siano piu' astratte
e
>simboliche, per creare delle caratteristiche dei Personaggi uniche,
personali e
>ampie.
>capacita' di creare delle ampie e potenti Sospensioni, Cesure,
Allusioni...
>per NON essere mai troppo definiti e riuscire a creare la 'Credulita'' nel
>Pubblico e dare a loro un alto livello di interpretazione e Lettura
fantastica;
>infine il 'Credere' nel Gesto, NON attraverso la Tecnica o la Precisione,
ma
>attraverso il 'Io Credo' del Gioco Infantile.
>- Infine abbiamo CHIUSO la Danza de 'Lu Sule Calau'. Dopo il passaggio nel
>Tunnel della Dama in verticale, e le Coppie che esplodono tirate dal
Cavaliere
>di essa.
>In 3 Giri di canto, la dama passa, il cavaliere spezza le coppie e queste
>danzano con lo Stile contrario ad esse (uomini si fanno donne e donne
uomini) e
>vanno a riformare le Prime Coppie del ballo ma nei ruoli invertiti!
>- Ci siamo dati i Regali (Claudio e Irene Biscotti buonissimi ed io le
Carte
>del Futuro Teatrale), e ci siamo salutati, ripromettendoci:
>* Copioni Completi via Mail come Regalo di NATALE!
>* !!!! AVVERTENZA MODIFICA !!!! : Rincontro Laboratori Riuniti la sera di
>Martedi' 12 Gennaio dalle 20.30 alle 23.30
>GRAZIE e a presto... Vania Mongolo

giovedì 10 dicembre 2009

Ultimo Incontro Singolo di Dicembre

Come anticipato nei precedenti incontri, in questo finale di Dicembre
si è semplicemente RIPASSATO una buona parte del Lavoro fatto
durante questi mesi.
- Ripasso MOVIMENTO del CORO:
Corpo Sipario, Movimento Architetture Spaziali, Coro a Sette Terre e Coro a Pioggia;
-Ripasso MASCHERE:
Povero (nuvola), Gatto (fuoco), Donna (grano), Dio (mare) e solo Yogurt Vecchio (albero), Giovane (fiore)
Saltymbanco e Ludyka hanno anche appreso la Maschera del "REGISTA" (Deus Ex-Machina):
Accucciato, con le gambe piegate ma larghe, da satiro. Mano sinistra poggiata sul ginocchio sinistro, braccio destro davanti al petto, con la mano a 90 gradi tesa con il palmo verso il pubblico. Guarda con il volto 'incorniciato' da questo braccio orizzontale.
- Quando vuole fare un 'a parte' al pubblico, scavalca con il mento la mano e osserva in esterno.
- Quando vuole comunicare al Gruppi di essere PIU' (presenti, veloci, energici, ecc.) poggia il mento sulla mano e spinge il mento verso l'alto sino ad arrivare in piedi, ritto con la schiena.
- Quando vuole comunicare al Gruppo di essere MENO (veloci, impulsivi, rapidi,emotivi,ecc.) poggia il mento sulla mano e fa scivoloare il volto lungo tuttyo il braccio sino al gomito, guardando dimesso di lato, quasi in riposo.
- Quando vuole comunicare al gruppo che c'è un'emergenza, qualcosa di importante da FERMARE o STRAVOLGERE (ritmo, scena, incidente, dimenticanza grave, ecc.) si colpisce con la mano destra l'interno del Ginocchio destro, sfrutta il colpo per ruotare sul posto, come in una piroetta rapida. E ogni volta torna in posizione e ripete questa scattosa rotazione.
- Quando vuole cambiare punto di vista,si colpisce con la mano destra l'interno del Ginocchio destro, sfrutta il colpo per ruotare sul posto, come in una piroetta rapida, che lo porta in posizione eretta per camminare rapidamente ed andare altrove.
- Quando vuole abbandonare il Ruolo ed ENTRARE in scena (ritornare semplice attore), poggia il ginocchio destro a terra, scivola in avanti come se facesse una capriola poggoiando le spalle. Al termine della capriola è in scena e NON ha più il Corpo del 'REGISTA'.

LUNEDI' 14 Ultimo INCONTRO TUTTI ASSIEME... per salutarci, per festeggiare, per darci pensierini di Natale e per consegnare ad ogni Laboratorio almeno una parte se NON tutto il COPIONE! (studio nelle Vacanze!)

Ci si riinconterà TUTTI UNITI la sera di MARTEDI' 12 Gennaio 2010!!!

martedì 1 dicembre 2009

BENTORNATO Alessandro!

Ieri Alessandro si è riaffacciato al Laboratorio...
Tieni duro, resisti che questa sofferenza della Gamba
passerà! Ti aspettiamo. Vania

Lunedì 30 Nov, Laboratori Riuniti

Come sempre gli Incontri dei 3 Laboratori riuniti sono un pò caotici, ma
ugualmente fruttuosi e al livello energetico importantio e festosi!
Questo incontro ha:
- affrontato il 'Gioco-Strumento' Attoriale delle Sequenze di Unione e Comprenetazione tra Corpo e Respiro, per aumentare l'Attenzione attoriale, la Precisione e la Gestione delle proprie risorse ed energie:
Inspirazione = Conquisto un'azione
Apnea = Medito, Osservo, Decido, Attendo
Espirazione = Mi aggiro attorno all'azione, la Sfumo, la Smuovo...
Dispnea = Medito, Osservo, Decido, Attendo
Tentati esperimenti su Camminate, su Gesti, su Incontri e su Oggetti.
- Anche i Saltymbanco (e gli assenti di Mercoledì) hanno creato il loro Trucco Indiano (nord america) e sono stati raccolti i primi Feticci (bellissimi!).
- Abbiamo cominciato a raccogliere le prime Fotografie: "Volto dell'Apparizione di un Dio"
- Raccolta Lista per la Serata dei Materassi (Venerdì 4 dalle 20.30/20.45) VENITEEE e PORTATE AMICI!!! Mangiamo, creiamo una Farsa e facciamo Guadagnare Ygramul!
1) Massimo e Katia
2) Carmine e famiglia
3) Federicone e Michela
4) Vania e Valentina
5) Giula e Andrea
6) Franz ed Enrico
7) Gabriele e Laura
8) Vincenzo ed Erika
9) Mauro e Martina
10) Claudio e Irene
11) Alessio e ???
12) Graziella e Adriano
13) Simone e Gloria
in forse:
14) Francesca e consorte
15) Michela e consorte
16) Sergio ??
17) Francesca e amico
18) Chiara e Nunzio
19) Roberto e Luisa ???
*** Abbiamo festeggiato Valentina AUGURI!! ***
Domani Laboratorio Trampoli e dalla prossima Settimana Laboratori divisi.

lunedì 23 novembre 2009

IV Incontro di Saltymbanco, Lunedì 23 Novembre

Oggi ripasseremo il I Coro a Catena creato e costruiremo un Secondo Coro a
Pioggia:
- Struttura di entrare e Cadute dei Precedenti Coreuti, con creazione
delle Sculture Fisiche.
TESTO del CORO:
" MA ANDATE TUTTI A QUEL PAESE! VOI E
QUESTO SECCHIO!
SE QUALCHE SPETTATORE SA DOVE SI POSSA COMPRARE UN NASO
SENZA BUCHI, ME LO DICA!
NIENTE E' COSI' SCHIFOSO COME NUTRIRE UNO SCARABEO
STERCORARO MANIPOLANDO IL SUO CIBO.
QUANDO UNO SI PRENDE PER LA STRADA, UN CANE
OD UN PORCO, BEH FANNO MENO STORIE,
SONO LI' PRONTI A MANGIARE E A SEGUIRTI!

MA LUI NO, LUI HA IL SUO ORGOGLIO, NON SI DEGNA DI MANGIARE SE LA PAPPA NON
GLIELA SERVONO,
CON DELICATEZZA E GARBO, DOPO ESSERCI STATI DIETRO TUTTO IL
GIORNO!
VUOLE UN PRODOTTO DA CUOCHI SOPRAFFINI!
VOGLIO SPIARE SE HA FINITO DI
INGOZZARSI, SOCCHIUDO APPENA LA PORTA PERCHE' NON MI VEDA.
CORAGGIO, E MANGIA!
NON SMETTERE DI RIMPINZARTI FINCHE' NON SCOPPI SENZA NEANCHE ACCORGERTENE!
MA
GUARDALO COME MANGIA, QUEL MALEDETTO!
PEGATO COME UN LOTTATORE, DIGRIGNA I
MOLARI,
GIRA INTORNO LA TESTA E LE ZAMPE, COME CHI ARROTOLA LE GOMENE PER I
BARCONI!
CHE ANIMALE IMMONDO, FETIDO E VORACE!"
* poi lavoreremo sul Metodo
Stanislavski, spiegandone alcune dinamiche base.

CALENDARIETTO Prossimi Incontri dei 3 Laboratori

Ecco un piccolo Calendario per i Prossimi Incontri dei 3 Laboratori:
Sempre a
Ygramul, sempre 20.30-23.30
NOVEMBRE:
- Lunedì 23 : IV Incontro Laboratorio
Saltymbanco
- Mercoledì 25 : IV Incontro ma Riunito (per straordinarietà
Affabulzaione) di Ludyka e Yogurt
- Lunedì 30 : Incontro con tutti e 3 i
Laboratori Riuniti, lavoro sui Cori, sul Trucco e Prime FOTO del FotoRomanzo
-
Martedì 1 Dicembre: per chi è interessato (iscrizioni ancora aperte al
3314703950 con SMS) Lezione Unica e CORSO di CAMMINATA E TECNICA BASE con
TRAMPOLI (propedeutico alla Danza con i Trampoli che si terrà a Genn/Febbraio)

* per ora sono segnati:
- Serenella, Chiaretta, Massimo, Katia e Claudio (dei
Giullari)
- Michela, Alessia (degli Yogurt)
- Andrea (Saltymbanco)
- Martina e
Mauro (esterni ma Ygramulleschi)
Ci restano 5 posti liberi, ma credo proprio
che in questi giorni si riempiranno subito... se volete iscrivervi SCRIVETE
mandando SMS.
Costo 10 Euro a persona
DECEMBRE:
- Lunedì 7 : I Incontro
Saltymbanco
- Martedì 8 : I Incontro Ludyka
- Mercoledì 9 : I Incontro Yogurt
-
Lunedì 14 : Incontro a 3 Laboratori RIUNITI, ripasso Cori, Foto e Filmati Danze
e Festa di Saluto con Regali! Chiusura del Percorso per le Vacanze di NATALE!

giovedì 19 novembre 2009

Aggiornamento III Incontro

L'incontro Riunito, nonostante diverse assenze, è andato molto bene. Non siamo
riusciti a ripassare i Cori a Sette Terre ma il resto è stato fruttuoso:
* - Sono nati dei micro Testi (per ora Liste di Parole) secondo lo Schema
delle 'Parole Superstiti' o 'Binomi Fantastici', già sperimentati fisicamente
(Giulia e Fatima; Marco e Franz; Andrea e Francesca; Michela e Alessia;)
- Maschera del Vecchio: Schiena dritta e mani larghe, sguardo ampio e proteso
(Vista totale) e Saggezza. Camminata inclinata all'indietro, mani come Rami
(Mimesica di un grande albero fondoso e antico); quando riposa, mani una sulla
pancia e l'altra sulla schiena bassa, testa reclinata.
- Maschera del Giovane: passo scattante e curioso, salti a superare sè
stesso, marcati dalle braccia che ne segnano il limite orizzontale; mai guerra
ma caparbietà, mai rallentata saggezza ma forza e impeto vitali da topolino
(Mimesica dello sbocciare scattoso dei fiori e della vita).
Trovati anche i Gesti o Interpretazioni personali degli INCHINI e segnate con
appunti personali.

mercoledì 18 novembre 2009

Terzo Incontro di Novembre, Unito Saltymbanco e Yogurt

Per via del mio malessere di Lunedì, in caso straordinario i due Laboratori si uniscono:
- Ripasso dei 2 Cori a Sette Terre con le Battute di Aristofane e Menandro.
- Lavoro sulle Maschere del Vecchio e del Giovane (potrebbero essere inserite tra i Coreuti per i Saltymbanco)
- Osservato un momento del film "La Dea dell'Amore" di Woody Allen del 1995 per rubare informazioni su una bella interpretazione del Coro Greco.
- Sculture Cronologiche di Azioni... per creare i Paradossi e i Testi Dadà. Suono e Gesto, incastro dei Corpi e poi nascita della Battuta
- Infine, modalità dell'Inchino Greco, con Coreutoi ed attori che avanzano:
A) piedi paralleli larghi e braccia pendenti ai lati
B) Con un saltello a scatto il piede destro avanza e il sinistro indietreggia, mentre le braccia con le mani aperte in esterno fanno l'opposto (la sinistra in avanti e la destra in dietro)
C) Con un saltello a scatto i piedi e le manio si invertono
D) Con un passo fluido ma veloce si avanza ed i piedi vanno paralleli e uniti mentre i pugni si chiudono
E) Le braccia compiono una rorazione verso l'alto, poi le mani si aprono e le braccia ricalano ai lati del corpo lentamente e morbidamente, intanto le gambe si allargano per tornare al Passo (A)

martedì 17 novembre 2009

La PACE di Aristofane

Breve Trama:
La pace (?IRENE) è una commedia di Aristofane scritta nel 421 a.C., in un'epoca a cui fanno da sfondo i tristi eventi della Guerra del Peloponneso.

Atene 421 a.C. Sono anni duri. La guerra del Peloponneso imperversa e la Grecia è provata dal protrarsi di privazioni e stenti.

Trigeo, vignaiolo dell'Attica, esausto per le tribolazioni patite, si risolve a tentare un ardito rendez-vous con le divinità olimpiche. Per salire da Zeus, ci va non con un destriero alato né altra "nobile" creatura dei cieli, ma, parodiando i temi delle tragedie, ma a cavallo di uno scarabeo stercorario. Mentre Trigeo cerchera' di salire verso Zeus, lo scarabeo attratto dalla merda lo tirera' verso la terra. Una creatura molto terrena sul cui dorso accingersi all'incredibile anabasi celeste.

Ma un vettore così umile e insolito comporta non pochi rischi. Infatti, durante il sorvolo dei cieli, il lezzo che esala dal basso spinge in picchiata la ghiotta bestiola, dalla straordinaria sensibilità per certi odori terreni, rischiando di mandare a morte il suo cavaliere. Ciò la dice lunga sulle consuetudini igieniche non proprio impeccabili di alcuni e dà modo a Tirgeo di stigmatizzarne con insulti feroci le incurie igieniche.

Ma il viaggio gli riserverà una sorpresa ben triste: gli dei olimpici hanno abbandonato i cieli di Grecia. Ad annunciarglielo è Hermes, l'unico ancora rimasto: quel luogo un tempo così felice, è divenuto ora una finestra aperta su un disgustoso spettacolo, un mondo ormai dilaniato dalla discordia e, in apparenza, definitivamente consegnato a Polemos. In quelle lande non vi è più posto per Eirene, reclusa infatti da Polemos nelle profondità della Terra, lasciata a languire in un antro custodito da enormi macigni.

Polemos, dal canto suo, sarebbe già pronto per l'atto finale: le città giacciono in un enorme mortaio in attesa di essere sminuzzate come ingredienti di un bel pesto. Se solo ci fosse il pestello, ovvero un uomo in gamba, un bel mestatore, in grado di trascinare le polis in una lotta fratricida. Uomini del genere un tempo abbondavano in terra di Grecia: Cleone l'ateniese, per esempio, oppure Brasida, il pestello spartano. Ma entrambi sono morti, ora...

Tirgeo, appresa la notizia, capisce che è il momento favorevole per agire, chiamando a raccolta tutti i greci e, tutti insieme, liberare Eirene dalla sua prigione.

Ne nasce una sequela di equivoci alla fine dei quali, tra i popoli dell'Ellade, solo i contadini danno prova di possedere le doti di concordia necessarie a reggere l'impresa. Tira e tira, cantando tutti in coro, i macigni sono rimossi e Eirene può riemergere dalle viscere della terra, con gran dispiacere di mestatori mercanti di armi. Reca con sé il ramo d'ulivo e la cornucopia, in braccio il piccolo Pluto, simbolo dei beni che si possono trarre dalla natura e si accompagna ad Opora, la stagione del raccolto, e a Teoria, la Festa.

Trigeo e Opora scatenano la gioia di tutti, manifestando, a sorpresa, l'intenzione di sposarsi.

La scena si chiude allora con un komos nuziale, in cui si alza il canto del coro, condito da lazzi salaci, oscenità e piccanti allusioni: non si venderanno più armi, non si vestiranno più elmi, né si mangerà più cacio e cipolle, e la vita non si consumerà in guerre tristissime. Ma, accanto dal focolare, solo bevute, allegri simposi e baccano con gli amici. E gli sposi vivranno felici tra le gioie bucoliche e allusive del pigiare e del cogliere fichi...

lunedì 16 novembre 2009

Contributo ai Laboratori BEY

Ecco degli interessantissimi Appunti sul RITMO per le rappresentazioni Tragiche e Comiche dei Greci, sul loro senso del Mito e della Festa... sono utili a tutti i Laboratori e sono stati trovati da Alessandra degli Yogurt! Olè! Buono studio

martedì 10 novembre 2009

II Incontro del Lab Saltymbanco a Novembre

Abbiamo ripassato e portato leggermente avanti
la Danza de 'Lu Sule Calau':
* Quando la Dama portata a testa in giù entra nel Tunnel formato dalle Coppie in Quadriglia, il portatore attende che le coppie si passino la Donna capovolta (la tengono per le caviglie) e lui le prende per mano e le lancia a destra e a sinistra. Ogni danzatore/trice, con la sua postura di base, cerca il vecchio (il primo) partners. La Dama arriva in fondo alla verticale e trova il suo vecchio compagno che la trova e la fa atterrare. Siamo alla Terza tipologia di strofe della canzone: "LU SULE CALAU LI MONTI!"
- Abbiamo anche rivisto e ripulito un poco il Coro a Catena (la prossima volta inseriremo le Battute e l'anello fisico di Andrea, Alessandro e Francesca).
- Abbiamo ripassato rapidamente il Coro a Sette Terre.
- Sono stati assegnati i RUOLI dell'opera:
1) SERGIO : Il Cittadino Trigeo + Coreuta (Maschera Gatto)
2) ANDRREA : Uno dei suoi Servitori + Coreuta + Dio Giove (Maschera del Povero e del Dio)
3) CARMINE : Uno dei suoi Servitori + Coreuta + Mercante d'Armi (Maschera del Povero)
4) CHIARETTA : La Figlia di Trigeao + Coreuta + Dea Teoria (Maschera della Donna e del Dio)
5) FRANZ : Dio Hermes + Coreuta (Maschera del Dio)
6) ALESSANDRO : Dio della Guerra + Coreuta (Maschera del Dio)
7) GIULIA : Dea della Pace + Coreuta (Maschera del Dio)
8) FRANCESCA : Dea del Tumulto + Coreuta (Maschera del Dio)
9) CHIARA : Dea Opora + Coreuta (Maschera del Dio)
- Abbiamo così assegnato e lavorato 1 breve Battuta a testa con intenzioni e movimento vocale
- Per comprendere anche la Maschera del Dio ne abbiamo affrontato i movimentoi di base:
* Pianta larga a gambe ampie e giniocchia piegate. Braccia larghe che spingono ai lati e può oscillare le braccia, oscillare di lato (E' FORTE E VISIBILE)
* va sulle punte e ritrae le braccia come uscisse da una Scatola, va sulle Punte (DIVENTA INVISIBILE e Canta la sua Melodia).
* Quando è visibile si rigira di lato con uno scatto e fa apparire una nuova forma (che era dietro di lui/lei) (METAMORFOSI).
**** ABBIAMO MANGIATO IL CIOCCOLATO DI CHIARA!!! OLE'!***

martedì 3 novembre 2009

Approfondimento 1° Incontro di Niovembre

Affrontando la Trama de 'La Pace' abbiamo visto
il Corpo di una Terza maschera: la Donna.
- Bacino ampliato dalle mani (come avesse un'ampissima gonna) e
movimento oscillatorio, a campana, che le permette di scrutare ove la gonna si allontana, di 'valutare'. Tondo, morbido e fluido.
- Volto curioso e gentile che osserva
- Quando sceglie prende posizione larga, punta lo sguardo, fa un giro lentamente e poi unisce il gesto balinese della 'parola' femminile (sia in proposta che in ritorno di cortesia). Sempre lento e morbido. Poi riparte in camminata
- Quando si arrabbia e vuole imporre la sua scelta, avanza lo sterno, oindietreggia i gomiti, cammina in linea retta, bassa, puntando l'obiettivo e giunta si stoppa; aggiunge violento il gesto balinese (ma senza il ritorno di cortesia). Poi, come vittoriosa e schiva, si gira lentamente di lato e riparte dalla camminata.
- Se vuole parlare con un'altra donna, prende la postura bassa della Scelta e attende che una donna costruisca la medesima alle sue spalle, di lato. Poi le due donne si siedono (come l'una sull'altra) appoggiando i glutei sulla coscia della vicina), si cingono il fianco con 1 braccio, reclinano il busto e tengono l'altro braccio amplio per gesticolare ed accompagnare le parole.
- Se desiderano abbracciare un'altra donna, si avvicinano frontali, con un passo cingono il fianco con il braccio/gonna alla compagna, si fanno a loro volta prendere. Poi si abbracciano lateralmente poggiato la nuca al lato dell'altra nuca, come per farsoi coccolare e nel contempo suggerire.
- Tutta la donna è ispirata alla 'Spina di Grano' nel campo, flessuosa ed ondosa, lenta, carica e tonda di vita e di calore, furba e spinosa.

* Poi abbiamo cominciato a vedere il VOLO dello STERCORARO, con i passetti ed il Salto con le mani all'aria (stile montagne russe) o la piccola oscillazione e gli affacciamenti!
* Infine un piccolo inizio di lavoro su un pezzetto di CORO dell'opera
(Testo consegnato direttamente e montato con sequenze fisiche e geometriche).

lunedì 2 novembre 2009

I Incontro di Novembre: LA PACE

In questa Prima lezione di Novembre affronteremo
la decisione dell'Opera di Aristofane che ci accompagnerà tutto
l'anno: LA PACE (??????) è una commedia scritta nel 421 a.C., in un'epoca a cui fanno da sfondo i tristi eventi della Guerra del Peloponneso.
TRAMA:
Atene 421 a.C. Sono anni duri. La guerra del Peloponneso imperversa e la Grecia è provata dal protrarsi di privazioni e stenti.
Trigeo, vignaiolo dell'Attica, esausto per le tribolazioni patite, si risolve a tentare un ardito rendez-vous con le divinità olimpiche. Per salire da Zeus, ci va non con un destriero alato né altra "nobile" creatura dei cieli, ma a cavallo di uno scarabeo stercorario. Mentre Trigeo cerchera' di salire verso Zeus, lo scarabeo attratto dalla merda lo tirera' verso la terra. Una creatura molto terrena sul cui dorso accingersi all'incredibile anabasi celeste.
Ma un vettore così umile e insolito comporta non pochi rischi. Infatti, durante il sorvolo dei cieli, il lezzo che esala dal basso spinge in picchiata la ghiotta bestiola, dalla straordinaria sensibilità per certi odori terreni, rischiando di mandare a morte il suo cavaliere. Ciò la dice lunga sulle consuetudini igieniche non proprio impeccabili di alcuni e dà modo a Tirgeo di stigmatizzarne con insulti feroci le incurie igieniche.
Ma il viaggio gli riserverà una sorpresa ben triste: gli Dei olimpici hanno abbandonato i cieli di Grecia. Ad annunciarglielo è Hermes, l'unico ancora rimasto: quel luogo un tempo così felice, è divenuto ora una finestra aperta su un disgustoso spettacolo, un mondo ormai dilaniato dalla discordia e, in apparenza, definitivamente consegnato a Polemos. In quelle lande non vi è più posto per Eirene (Dea della Pace), reclusa infatti da Polemos nelle profondità della Terra, lasciata a languire in un antro custodito da enormi macigni.
Polemos, dal canto suo, sarebbe già pronto per l'atto finale: le città giacciono in un enorme mortaio in attesa di essere sminuzzate come ingredienti di un bel pesto. Se solo ci fosse il pestello, ovvero un uomo in gamba, un bel mestatore, in grado di trascinare le polis in una lotta fratricida. Uomini del genere un tempo abbondavano in terra di Grecia! Tirgeo, appresa la notizia, capisce che è il momento favorevole per agire, chiamando a raccolta tutti i greci e, tutti insieme, liberare Eirene dalla sua prigione.
Ne nasce una sequela di equivoci alla fine dei quali, tra i popoli dell'Ellade, solo i contadini danno prova di possedere le doti di concordia necessarie a reggere l'impresa. Tira e tira, cantando tutti in coro, i macigni sono rimossi e Eirene può riemergere dalle viscere della terra, con gran dispiacere di mestatori mercanti di armi. Reca con sé il ramo d'ulivo e la cornucopia, in braccio il piccolo Pluto, simbolo dei beni che si possono trarre dalla natura e si accompagna ad Opora, la stagione del raccolto, e a Teoria, la Festa.
Trigeo e Opora scatenano la gioia di tutti, manifestando, a sorpresa, l'intenzione di sposarsi.
La scena si chiude allora con un komos nuziale, in cui si alza il canto del coro, condito da lazzi salaci, oscenità e piccanti allusioni: non si venderanno più armi, non si vestiranno più elmi, né si mangerà più cacio e cipolle, e la vita non si consumerà in guerre tristissime. Ma, accanto dal focolare, solo bevute, allegri simposi e baccano con gli amici. E gli sposi vivranno felici tra le gioie bucoliche e allusive del pigiare e del cogliere fichi....
PERSONAGGI della Commedia:
- Due Servi di Trigeo (Maschera del POVERO)
- Trigeo, bifolco àttico (Maschera del GATTO)
- Una Figlia di Trigeo (Maschera della DAMA)
- Ermete
- Ammazza, dio della guerra
- Fracassa, servo di Ammazza
- Coro di Bifolchi attici
- Pace
- Pomona
- Galloria
- Un Pritano
- Ierocle, spacciaoracoli
- Un Mercante di falci
- Un Mercante di secchie
- Tre Mercanti d'armi
- Alcuni Ragazzi

martedì 27 ottobre 2009

Approfondimento I° Incontro Riunito

Struttura Architettonica/Scenica della Commedia Greca:
A) CAVEA = Gioco della Scultura Vocale! Personaggi e Narrazione come puro suono che rimabalza e scolpisce nell'aria le emozioni. Sia gioco del suono mirato e lanciato, sia gioco 'mimesico' della 'Scultura vocale di gruppo'.

B) SCENA = Fondali e Laterali usati come Perimetro per la GRIGLIA di azione Geometriche che incornica l'azione e il Fondo (il Paesaggio).
Solo Linee e Stop, lenti, con i Laterali che possono fare da LIBERATORI e spingono gli attori in Stop seguendo il loro vettore; con i CONQUISTATORI che tentano di stabile la solidità di una zona di Stop; con gli attori/ci che provengono dal fondo che possono solo prendere uno Stop nello sopazio. Linee precise. Gioco della 'Zattera' per equilirare la scena. Ritmo costante e lento, con variabili (marcate dai musici) delle Liberazioni.

C) ORCHESTRA = Terra circolare, con alle Spalle la Scena Geometrica, sul fronte il Coro a Sette Terra. Cerchio con Colonne, Appoggi e Trono.
Solo moti circolari e vorticosi, acqua che vaga, morbida e fluida.
Cambi magnetici di corrente con Corrente Calda (Donne attorno agli Uomini) e Corrente Fredda (Uomini attorno alle Donne). Stop solo in Uscita, sulle Colonne o gli Elementi architettonici dell'Orchestra.

+ Gioco Biomeccanico del 'Fulmine' o 'Fioritura' del Corpo/Burattino

lunedì 26 ottobre 2009

Lunedì 26 - Primo Incontro RIUNITO dei Laboratori

Questa sera, per la prima volta di questo percorso, i 3 Laboratori (il Saltymbanco in via di definizione ultima, il Ludyka oramai fissato e lo Yogurt ancora da ultimare) si incontreranno.
- Ripasso della Danza collettiva de 'Lu Sule Calau' con le varianti, stasera visibili, tra i 3 Gruppi ed anche interne;
- Ripasso della Struttura del Coro a 7 Terre, con scambi e passaggi;
- Breve costruzione dell'Idea di SPAZIO nel Teatro Greco:
IL teatro greco
A) CAVEA (koilon):
1) analemmata = muro di sostegno costruito per contenere la struttura della cavea
2) kerkidej = cunei delle gradinate del teatro
3) diazomata = ampi passaggi scoperti che separano le gradinate ricavate nella roccia
4) klimakej = scale

B) SCENA(skene) :
5) skene = sul fondo del palcoscenico si alza la vera e propria skene,con ambienti di servizio e depositi per le attrzzature ed i costumi
6) Proskenion = proscenio rialzato notevolmente; poggiava su pilastri tra i quali venivano dipinte le scenografie
7) pinakej = scenografie dipinte sul proscenio
8) qupemata = spazi tra i pilastri sulla skene, nei quali si aprivano le porte

C) ORCHESTRA :
9) parodoi = passaggi scoperti situati tra la cavea e la scena, che immettevano nell'orchestra
10) proedria = situata al limitare dell'orchestra, era costituita da uno o più troni destinati al sacerdote di Diòniso e ai sacerdoti ufficiali
11) qumele = altare di Diòniso

- Capiremo meglio assieme la struttura dei movimenti Biomeccanici di Mehjerchold per creare alcune Foto/Immagini per le Pubblicazioni ove i Corpi narrino la Sequenza.

Lunedì 26 - Primo Incontro RIUNITO dei Laboratori

Questa sera, per la prima volta di questo percorso, i 3 Laboratori (il Saltymbanco in via di definizione ultima, il Ludyka oramai fissato e lo Yogurt ancora da ultimare) si incontreranno.
- Ripasso della Danza collettiva de 'Lu Sule Calau' con le varianti, stasera visibili, tra i 3 Gruppi ed anche interne;
- Ripasso della Struttura del Coro a 7 Terre, con scambi e passaggi;
- Breve costruzione dell'Idea di SPAZIO nel Teatro Greco:
IL teatro greco
A) CAVEA (koilon):
1) analemmata = muro di sostegno costruito per contenere la struttura della cavea
2) kerkidej = cunei delle gradinate del teatro
3) diazomata = ampi passaggi scoperti che separano le gradinate ricavate nella roccia
4) klimakej = scale

B) SCENA(skene) :
5) skene = sul fondo del palcoscenico si alza la vera e propria skene,con ambienti di servizio e depositi per le attrzzature ed i costumi
6) Proskenion = proscenio rialzato notevolmente; poggiava su pilastri tra i quali venivano dipinte le scenografie
7) pinakej = scenografie dipinte sul proscenio
8) qupemata = spazi tra i pilastri sulla skene, nei quali si aprivano le porte

C) ORCHESTRA :
9) parodoi = passaggi scoperti situati tra la cavea e la scena, che immettevano nell'orchestra
10) proedria = situata al limitare dell'orchestra, era costituita da uno o più troni destinati al sacerdote di Diòniso e ai sacerdoti ufficiali
11) qumele = altare di Diòniso

- Capiremo meglio assieme la struttura dei movimenti Biomeccanici di Mehjerchold per creare alcune Foto/Immagini per le Pubblicazioni ove i Corpi narrino la Sequenza.

martedì 20 ottobre 2009

Variante alla Danza

Variante di uscita oltre la Verticale
COPPIA:
(Lu Sule) anche l'uomo allunga il braccio, il suo destro, in avanti
(Calau le Tende) Si incontrano le due mani in avanti
(Lu Patrunu) Si sollevano lentamente i due danzatori
(Li Mucculi Penne) Si allarga la coppia a Ponte/Tunnel come nella Quadriglia francese.

IV incontro Saltymbanco e Yogurt

- Ripasso del Coro a 7 Zone
- Ripasso della Danza de 'Lu Sule Calau' con aggiunta delle 2 possibili uscite: Verticale
Lu Sule (uomo poggia mano destra a terra)
Calau le Tenne (donna poggia mano sinistra a terra)
Lu Patrunu (umomo leva mano destra da terra mentre la Dama poggia la sua destra)
Li Mucculi Penne (l'uomo di alza lentamente in piedi tirando su in verticale, accompagnandola, la Dama).
- LOGICA e CORPO del 'Gatto' - 'Furbo' . 'Artista'
per la Commedia Greca
* Camminata Base (Fiammella mimesica), nessuna meta, moto perpetuo e vagante, per non compiere errori, in OGNI direzione, con Radar in sguardo e corpo.
* Innamoramento (Carbone Ardente con Goccia d'acqua mimesica), Stop fisico con ricerca del solo sguardo (sempre casuale). Ad incontro di sguardi, camminata speculare e poi scioglimento verso il basso. Poi si riparte a cercare un nuovco amante.
* Fame (Carbone Ardente che pulsa mentre spira il vento), Punta un obiettivo, concentra Pensieri, Corpo e Forze e cersce, cresce, in lenta Marcia di conquista.- Diventa sempre più grande, enorme.
* Stanchezza (Carbone mimesico che si spenge e diviene sasso) in Stop improvviso si gela e cancella l'azione, l'indecisione. Come un Coma o un attacco di Narcolessia improvviso.
* Infine sviluppo nel pensiero della struttura 'Futurista' dei 'Tormentoni', 'Carrettelle' e 'Pensieri Fissi' che sono però schizofrenici e Corali... Improvvisazione!
Si sono aggiunte alla Lezione di Canto di Martedì 27 un'amica di Giulia (Saltymbanco) e un'amica di Fatima (Yogurt).
INVITO A TUTTI/E A VENIRE ALLO SPETTACOLO DELLA TEMPESTA DI SABATO 24, ORE 21.00, per poi incontrare anche i Forasteri.
PRENOTATEVI!! al 3314703950 o a ufficioygramul@libero.it

lunedì 19 ottobre 2009

Per conoscere meglio i 'Forasteri'

Se volete conoscere meglio il Gruppo 'Forasteri' che accompagnerà i nostri 3 Percorsi teatrali:

https://rcpt.yousendit.com/756163169/a512a1a7a43217c1825f2b106334f3ad
https://rcpt.yousendit.com/755819693/b801b7f73f8f3498529cdcc6e69047b6

Sono 2 file .zip da scaricare, con vari mp3 di musica popolare, sono le
registrazioni di un loro concerto live di qualche anno fa.
Scaricabili entro venerdì altrimenti scade.

Il nostro space è:
www.myspace.com/forasteri
è in costante aggiornamento
sullo space troverete testi, mp3,
video e foto.

giovedì 15 ottobre 2009

Seminario sulla Voce CORALE

Sono lieto di Annunciare che il Seminario sulla voce Corale che verrà tenuto da Sara Della Porta MARTEDI' 27 Ottobre al Teatro Ygramul, dalle ore 20.30 alle 23.30 (prezzo 5 o 10 Euro, in base a iscritti al BEY)
è completo:
1) Alessio (Tempest)
2) Valentina (Tempest)
3) Martina (Tempest)
4) Simone (Tempest)
5) Enrico (Ludyka)
6) Stefano (Ludyka)
7) Franz (Saltymbanco)
8) Giulia (Saltymbanco)
9) Andrea (Saltymbanco)
10) Fatima (Yogurt)
11) Francesca (Yogurt)
12) Claudio (Ludyka)
13) Irene (Ludyka)
14) Mara (Senyor)
15) Evandra (Senyor)
16) Luisa (Senyor)
17) Luisa (Senyor)
18) Anna (Senyor)
19) Francesco (Senyor)
20) Vania
GRAZIE!

mercoledì 14 ottobre 2009

Lu Sule Calau le Tende

Ecco il brano musicale per il ballo dello spettacolo

http://www.ygramul.net/lusulecalau.mp3

buon ascolto!

martedì 13 ottobre 2009

Dopo la Lezione Breve Approfondimento

Forma BASE del Coro: Corpo ampio a stella, con maniche e stoffe cadenti. Se si cammina verso sinistra (gamba destra incrocia davanti) ma si resta in Linea e le braccia fanno un Arco contrario, da destra verso sinistra.
PUTAR (dalla danza balinese), una mano poggia allo Sterno di taglio, mentre l'altra spinge l'aria ampia, come spostasse una tenda. Il peso si sposta sul piede che segue il braccio in movimentop, mentre l'altro si alza. Si ruota su un'unico piede, come in Piroetta.

- Nell'Ampio semicerchio dei Coreuti, 7 'Terre' Ritmiche e di stile:
Al Centro il Basso continuo - grancassa : Batte l'Uno su 4 tempi, con un saltello che quando sale abbassa le Braccia/Ali e quando Cade al contrario le Solleva. Sempre FORMA BASE del Coro!
A destra del pubblico la Casella A : Danza Africana della Mezzaluna con sporcatura balinese del Putar. Ruotando a spicchi brevi, Battono l'Uno e il Tre, ma la mano libera Carica su Due e Quattro.
Ancora a destra la Casella B : Danza Mimo francese, spezzata e tagliata, in movimenti laterali (profili) che battono l'Uno, il Due e il Tre, mentre il Quattro è in silenzio ed è uno sguardo frontale.
Ancora a destra, l'ultima, la Casella C : dalle danze indiane e balinesi, la sequenza del Bacio. Mano sinistra sullo sterno ma verso il cielo (Dono), la destra a vettore verso il Cielo, verticale (l'Anima), la testa si affaccia (sin-dex-sin) scendendo e poi risale. Ogni colpo muove 1 sonaglio. Batte tutti i colpi, con il Quarto diverso perchè scandito dal sonaglio di sinistra
- Verso sinistra, la prima, la A : Sequenza della Scala di Pina Bausch e danza contemporanea. Scale (di ogni forma e tipo) a scendere o salire, con espressionre mimica tenuta e patetica. Battono su 12 rintocchi il Quattro, l'Otto, e il Dodici.
A sinistra, Casella B : la Sequenza del Gallo, di Pulcinella ed Arlecchino, con 8 colpi, tutti battuti.
Per finire a sinistra, la Casella C : la Rotazione del Derviscio, con mano destra che scandisce con piattini o campane il colpo sulla Gonna. Sguardo al cielo, braccio sinistro al cielo, mano ad afferrare con le dita la Linea d'Equilibrio del Cosmo. Spirale dal basso in 12 lievi tocchi, batte libero, a caso, ma l'ultimo, il 12 TUTTI/E assieme!

lunedì 12 ottobre 2009

III Incontro Saltymbanco e Yogurt

Lunedì 12 Ottobre, III Incontro Saltymbanco unito a Yogurt,
affronteremo la Ritmica, il Movimento e le logiche 'filosofichep' del CORO, che sono Connesse con il TEMA del 'Povero' nomade osservate nell'incontro precedente.
CORO GRECO (in generale):
Il coro (detto specificamente coro greco) è un elemento fondamentale del teatro dell'antica Grecia. L'esibizione del coro costituisce, fino alla nascita della tragedia, l'avvenimento principale delle dionisie, le festività annuali in onore del dio Dioniso.

I coreuti, originariamente dodici in seguito portati a quindici da Sofocle, eseguivano passi di danza cantando o recitando ditirambi, prima frutto di un'improvvisazione poi, nel VI secolo a.C. organizzati in una forma narrativa. Essi erano guidati dal corifeo, che spesso si esibiva autonomamente, ribadendo o ampliando quanto detto dai coreuti.

La forma tragica nasce dall'esigenza di strutturare l'esibizione del coro in forma dialogica, fornendo al corifeo un interlocutore (l'hypokrités), l'attore. Secondo la prassi teatrale greca, il coro entrava dalle parodoi, i corridoi posti tra la cavea ed il palco, per restare nell'orchestra per tutta la durata della rappresentazione. Qui, come un unico personaggio rappresentante la collettività, riassumeva e commentava la vicenda o tra sé e sé, o interloquendo con l'attore. Nel teatro del periodo ellenistico il coro perse di importanza, ed infatti lo spazio dedicato all'orchestra diminuì. Il passaggio dal dialogo con l'attore al commento autonomo era segnato da alcuni movimenti codificati: la strofe, ovvero il movimento dal palco all'altare di Dioniso al centro dell'orchestra, la sistrofe, il movimento attorno all'altare stesso e l'antistrofe, il movimento dall'altare al palco. Rappresentando la comune cittadinanza, il coro indossava abiti quotidiani e maschere non troppo vistose, tranne nei casi in cui doveva rappresentare esseri mitologici (ad esempio i satiri) o uomini appartenenti a popoli stranieri.

Ai tempi delle prime tragedie di Eschilo c'era un solo attore, ed il coro era ancora l'elemento più significativo della rappresentazione. In seguito, nel corso di pochi decenni, si aggiunsero prima un secondo attore, e poi un terzo. L'aumento del numero di attori disponibili diminuì a poco a poco l'importanza del coro e lo spazio dedicatovi dalla drammaturgia, fino a che nel periodo ellenistico, con la commedia nuova, esso non venne più inserito nel testo drammatico.
7 Zone di Danza/Movimento e Racconto:
- 1) Centro (BASE in 1/4) Tamburo e Passo del Peso (Danza Africana)
- 2) di 1 verso destra rispetto al Pubblico (passo a 2/4) Mezze Lune (Danza Africana)
- 3) di 2 verso destra rispetto al Pubblico (passo a 3/4) Spezzato (Movimento del Mimo)
- 4) di 3, estrema destra, rispetto al Pubblico (passo a 4/4) fluido, movimento dell'Acqua con sonagli e campanelli (Danza Indiana)
- 5) di 1 verso sinistra rispetto al Pubblico (passo a 3/12) Linee, Vettori (Danza Contemporanea di Pina Bausch)
- 6) di 2 verso sinistra rispetto al Pubblico (passo a 6/4) Danza del Gallo (Movimento di attacco di Arlecchino/Pulcinella)
- 7) di 3, estrema sinistra, rispetto al Pubblico (passo a 12/12) fluido, movimento del Vortice con campanelli (Danza Zingara)

Ripasso danza de 'Lu Sule Calau' e piccolo sviluppo.

III Incontro Saltymbanco e Yogurt

Lunedì 12 Ottobre, III Incontro Saltymbanco unito a Yogurt,
affronteremo la Ritmica, il Movimento e le logiche 'filosofichep' del CORO, che sono Connesse con il TEMA del 'Povero' nomade osservate nell'incontro precedente.
CORO GRECO (in generale):
Il coro (detto specificamente coro greco) è un elemento fondamentale del teatro dell'antica Grecia. L'esibizione del coro costituisce, fino alla nascita della tragedia, l'avvenimento principale delle dionisie, le festività annuali in onore del dio Dioniso.

I coreuti, originariamente dodici in seguito portati a quindici da Sofocle, eseguivano passi di danza cantando o recitando ditirambi, prima frutto di un'improvvisazione poi, nel VI secolo a.C. organizzati in una forma narrativa. Essi erano guidati dal corifeo, che spesso si esibiva autonomamente, ribadendo o ampliando quanto detto dai coreuti.

La forma tragica nasce dall'esigenza di strutturare l'esibizione del coro in forma dialogica, fornendo al corifeo un interlocutore (l'hypokrités), l'attore. Secondo la prassi teatrale greca, il coro entrava dalle parodoi, i corridoi posti tra la cavea ed il palco, per restare nell'orchestra per tutta la durata della rappresentazione. Qui, come un unico personaggio rappresentante la collettività, riassumeva e commentava la vicenda o tra sé e sé, o interloquendo con l'attore. Nel teatro del periodo ellenistico il coro perse di importanza, ed infatti lo spazio dedicato all'orchestra diminuì. Il passaggio dal dialogo con l'attore al commento autonomo era segnato da alcuni movimenti codificati: la strofe, ovvero il movimento dal palco all'altare di Dioniso al centro dell'orchestra, la sistrofe, il movimento attorno all'altare stesso e l'antistrofe, il movimento dall'altare al palco. Rappresentando la comune cittadinanza, il coro indossava abiti quotidiani e maschere non troppo vistose, tranne nei casi in cui doveva rappresentare esseri mitologici (ad esempio i satiri) o uomini appartenenti a popoli stranieri.

Ai tempi delle prime tragedie di Eschilo c'era un solo attore, ed il coro era ancora l'elemento più significativo della rappresentazione. In seguito, nel corso di pochi decenni, si aggiunsero prima un secondo attore, e poi un terzo. L'aumento del numero di attori disponibili diminuì a poco a poco l'importanza del coro e lo spazio dedicatovi dalla drammaturgia, fino a che nel periodo ellenistico, con la commedia nuova, esso non venne più inserito nel testo drammatico.
7 Zone di Danza/Movimento e Racconto:
- 1) Centro (BASE in 1/4) Tamburo e Passo del Peso (Danza Africana)
- 2) di 1 verso destra rispetto al Pubblico (passo a 2/4) Mezze Lune (Danza Africana)
- 3) di 2 verso destra rispetto al Pubblico (passo a 3/4) Spezzato (Movimento del Mimo)
- 4) di 3, estrema destra, rispetto al Pubblico (passo a 4/4) fluido, movimento dell'Acqua con sonagli e campanelli (Danza Indiana)
- 5) di 1 verso sinistra rispetto al Pubblico (passo a 3/12) Linee, Vettori (Danza Contemporanea di Pina Bausch)
- 6) di 2 verso sinistra rispetto al Pubblico (passo a 6/4) Danza del Gallo (Movimento di attacco di Arlecchino/Pulcinella)
- 7) di 3, estrema sinistra, rispetto al Pubblico (passo a 12/12) fluido, movimento del Vortice con campanelli (Danza Zingara)

Ripasso danza de 'Lu Sule Calau' e piccolo sviluppo.

mercoledì 7 ottobre 2009

Postilla Secondo Incontro dei Laboratori SALTYMBANCO e YOGURT

Maschera "Mothia" - una delle maschere ridenti, grottesche e arcigne, rinvenute insieme ai tanti reperti archeologici d'epoca fenicia e probabilmente di manifattura greca. Mothia fu fondata alla fine del XVIII sec. a.C. per la sua posizione felice dovuta alla vicinanza con l'Africa e punto di transito obbligato per le rotte commerciali verso la Spagna, la Sardegna e l'Italia centrale divenne ben presto una tra le più floride colonie fenicie del Mediterraneo....
1) legame con lo Zanni (Collo che lancia lo sguardo a frusta con partecipazione delle Spalle e sguardo miope)
2) con Pulcinella della Commedia dell'Arte (le braccia, i gomiti e le mani che accompagnano il lancio, come piccole Ali)
3) con il Clown Rosso del Circo (buffonesco ed emozionato; passo corto)
4) con la Maschera Balinese della 'Rana' (Anche che partecipano al passo, sculettando e ruotando all'arrivo con un giro o più di bacino)
5) incontro con i 'Buffons' francesi (breve gioia ad ogni passo di conquista, e grande esplosione finale di felicità).

Psicologia dei Nomadi del Deserto, con mimesica della 'Nuvola' e spirito leggero, osservatore e curioso. Mai fermo.

martedì 6 ottobre 2009

E soprattutto CORREZ(Z)IONE!

Correzzione della Danza 'Lu Sule Calau'

Piccola variazione:
nella Danza, il Movimento di Intro che poi si ripete al IV Ritornello,
NON è da 6 Tempi, ma da 9 (3 figure da 3).
In 3 Tempi - La Donna gira alla sua destra per ruotare intorno al suo cavaliere; l'onmo pone la sua mano destra (che è sullo sterno) in avanti e resta alla destra della dama, compiendo un breve giro quasi sul posto.

lunedì 5 ottobre 2009

Secondo Incontro dei SALTYMBANCO e YOGURT

PICCOLI Punti di Stimolo sulla Commedia di Aristofane
Secondo Incontro – LAB SALTYMBANCO
Lunedì 5 Ottobre 2009

La parola greca ???????, "comodìa", composta di ?????, "Kòmos", corteo festivo o 'baldoria' e ???, "odè", canto, indica come questa forma di drammaturgia sia lo sviluppo in una forma compiuta delle antiche feste propiziatorie in onore delle divinità elleniche, con probabile riferimento ai culti dionisiaci. Peraltro, anche i primi ludi scenici romani furono istituiti, secondo Tito Livio, per scongiurare una pestilenza invocando il favore degli dèi.

La Commedia Antica Secondo Aristotele deriva dal corteo associato alle Falloforie, feste particolari che si svolgevano per la semina ed il lavoro nei campi e alle ritualità simposiache. Essa Si divide in coro (che realmente potrebbe derivare dalle falloforie) e in parte dialogata (la cui origine è sconosciuta).
La commedia aveva inizialmente una funzione apotropaica, cioè scaccia sfortuna. Il significato è giustificato dal fatto che la commedia finiva sempre con una vera e propria baldoria (matrimonio, vittoria dell'attore comico).


poiché la commedia si propone di divertire e rallegrare il pubblico, essa prevede sempre lo scioglimento felice del nodo drammatico, il superamento degli ostacoli e delle difficoltà nel lieto fine; la tragedia invece rappresenta azioni gravi, dolorose, spesso luttuose e con esito funesto;
la commedia mette in scena per lo più personaggi di condizione sociale umile o media (piccoli proprietari terrieri, mercanti, artigiani, soldati mercenari, schiavi, cortigiane) e vicende della vita comune; i personaggi della tragedia, invece, sono di rango elevato (re e regine, divinità, eroi ed eroine) e le vicende sono tratte dalla storia e specialmente dal mito, utilizzato come repertorio da cui attingere simboli di valori e disvalori, che forniscono lo spunto per dibattere grandi temi morali, religiosi e politici;
in accordo con la quotidianità dei personaggi e delle situazioni, lo stile della commedia è «umile», cioè semplice, piano; tende a riprodurre, stilizzandolo, il linguaggio della comunicazione ordinaria; la tragedia adotta invece lo stile grande, alto, sublime, fortemente differenziato, grazie all'elaborazione artistica, rispetto alla lingua d'uso.

Quanto abbiamo detto finora vale per la forma del genere comico che conosciamo meglio: la commedia attica, che fiorì ad Atene a partire dall'inizio del V secolo a.C. Le sue origini remote (assai oscure) risalgono a feste agresti e ai riti dionisiaci della fertilità e della fecondità: l'ipotesi più probabile sull'etimologia del termine greco komodìa (da cui il latino comoedia) lo fa derivare da kòmos («corteo», «processione») e odè («canto»), cioè «canto del corteo dei devoti di Dioniso»: il coro sarebbe stato il nucleo originario di questa, come dell'altra forma teatrale, la tragedia.

Gli antichi - sempre inclini ad istituire «canoni», cioè elenchi di autori eccellenti nei vari generi letterari - indicarono i massimi rappresentanti dell'archàia e della néa in due triadi di poeti: per la commedia antica Cràtino, Èupoli, ARISTOFANE (attivi ad Atene nella seconda metà del V secolo a. C.), per la commedia nuova Filèmone, Dífiio, MENANDRO (IV-III secolo a. C.). Gli unici commediografi greci di cui possiamo leggere oggi opere intere sono i due massimi esponenti, rispettivamente, dell'archàia e della nèa: Aristofane e Mlenandro; mentre degli altri si conservano soltanto frammenti, abbastanza numerosi ma per io più di breve o brevissima estensione.

Di Aristófane (445-385 circa a. C.) ci sono state tramandate undici commedie (Acarnesi, Cavalieri, Nuvole, Vespe, Pace, Uccelli, Lisistrata, Tesmoforiazùse, Rane, Ecclesiazùse, Pluto), i cui argomenti sono strettamente connessi con l'attualità politica ateniese. Al centro degli interessi del poeta e del suo pubblico sono infatti le vicende ed i problemi dell'Atene contemporanea: la guerra del Peloponneso, che contrappose Atene a Sparta per quasi trent'anni (431-402 a. C.: appunto in questo periodo fu rappresentata la maggior parte delle commedie di Aristofane che conserviamo); gli scontri fra il partito della guerra e quello della pace; i mali e i pericoli della demagogia; la corruzione e il malcostume dominanti nella vita politica e giudiziaria; i rischi di degenerazione morale insiti nel nuovo programma educativo proposto dal movimento sofistico (e che il commediografo nelle Nuvole attribuisce a Socrate), ecc.
La potente carica fantastica ed espressiva di Aristofane è al servizio del suo impegno civile che si manifesta - secondo i moduli propri del genere comico - nella ridicolizzazione degli avversari (gruppi di potere, correnti d'opinione, singoli individui), attaccati con tutte le armi dell'aggressione comica: la satira pungente, la caricatura grottesca, il sarcasmo feroce, la beffa, l'invettiva, il dileggio e anche l'insulto personale: l'abitudine di attaccare violentemente e direttamente singole persone, chiamandole per nome, era tipica, appunto, della commedia antica; Aristofane segue questo uso, così come ricorre volentieri al turpiloquio, allo scherzo becero, al doppio senso osceno.

Per quanto riguarda i personaggi, essi sono il risultato di un processo di tipizzazione iniziatosi già con l'archaia e che porta ai formarsi di caratteri convenzionali, dotati di tratti costanti (che Menandro peraltro interpreta con duttilità e con spiccata tendenza all'approfondimento psicologico): il vecchio padre severo e attaccato al denaro; il giovane perdutamente innamorato e sprovveduto, oppure scapestrato e senza mezzi, e dunque sempre bisognoso dell'aiuto di amici comprensivi e di servi astuti; la cortigiana avida e sfacciata, capace però anche di buoni sentimenti e di generosità; il soldato rozzo, prepotente e spaccone; lo schiavo pigro e pauroso, ma al tempo stesso intelligente e scaltro, che trama ai danni del padrone vecchio per aiutare il padroncino; il lenone empio e crudele; oltre a vere e proprie «macchiette» con funzione esclusivamente comica, come il cuoco spavaldo e gradasso, o il parassita adulatore e ingordo.
Nell'incontro di oggi si inizia ad affrontare il Carattere dello
SCHIAVO PIGRO : kokuzza "Canta come un Gallo"
1) legame con lo Zanni
2) con Pulcinella della Commedia dell'Arte,
3) con il Clown Rosso del Circo,
4) con la Maschera Balinese della 'Rana',
5) incontro con i 'Buffons' francesi

domenica 4 ottobre 2009

Primo Incontro Laboratorio

Primo Studio di Danza per i Cori Greci dei Laboratori
Saltymbanco, Ludyka e Yogurt

Questi sono gli Appunti (ancora grossolani ma di buono studio e riferimento) di una prima danza per i Cori (che danzano nel grande Anello Circolare - IMMAGINE), basata sul Ritmo e l'interpretazione dei 'Forasteri' (IMMAGINE) della Canzone salentina 'E Lu Sule Calau Calau':
E LU SULE CALAU CALAU

E lu sule calau calau
mena patrunu ca me ne vau
E ci nu me ne porti
me settu an terra e fuzzu carotti
E li fazzu funni e larghi
quannu passi cu ste stampagni
E li fazzu larghi e funni
quannu passi cu te scunfunni
E lu sule calau li punti
mena patrunu facimu li cunti
E lu sule calau li risi
mena patrunu tamme turnisi
E lu sule calau le tende
allu patrunu lu muccu li pende
E ci te pende a fare
pe ddri to sordi ca na dare.

Gli uomini tengono la Posizione delle 'Flautiste' (IMMAGINI) greche (busto ritto e alto, forti, un braccio a proteggere lo sguardo dal sole e l'altro a sorreggere la linea dello sterno). Osserva stuatuario l'orizzonte.
Le Dame tengono le braccia allungate ma un pò piegate e le gambe flesse e basse, con dita della mano nella Posizione delle 'Prostitute-Tessitrici' (IMMAGINE). Si guarda la mano esterna
In Sintesi:
Intro Musicale: Dama alla Destra dell'Uomo, tenendo una Stoffa invisibile alla sua Destra; Uomo mano destra in alto e sinistra sul petto alla sinistra della Dama.
3 tempi:
1 - Dama sposta la stoffa a sinistra e oscilla corpo e mani (come un'onda), Uomo fa un passo indietro, rigido e come un vettore verso il cielo/lanciere.
2- Dama ritorna con la stoffa/mani verso destra sempre in un moto delicato di piccola onda e l'Uomo le passa dietro le spalle, sempre rigido.
3- La Dama sposta la stoffa a sinistra e oscilla corpo e mani (come un'onda), e l'Uomo fa un passo avanti, rigido e come un vettore verso il cielo/lanciere, e si trova al suo fianco destro. Nell'incedere cambia la posizione delle braccia. La sinistra va a proteggere il Sole, la destra va sullo sterno.
3 Tempi:
1- L'uomo si sporge (sempre rigido) e prende con la sua sinistra la sinistra della Dama, sfiorandola e appena toccandola. La Donna lo segue con lo sguardo.
2- L'uomo compie un mezzo giro davanti alla Dama e si va a porre alla sua sinistra, tenendo sempre il leggero contatto con la mano sinistra della copmpagna. La Donna lo segue con lo sguardo.
3- L'uomo si punta alla sinistra della Dama, con la sinistra (braccio piegato davanti al corpo) tiene la mano della compagna, con la mano destra sorregge appena il gomito del braccio sinistro di lei. Lei distoglie lo sguardo e va a guardare in avanti.
Inizia il Ritornello della canzone:
in 3 movimenti:
1- "Lu Sule Calau Calau" la Dama passa davanti all'uomo e prendendogli la mano destra con la destra forma l'incrocio. Guardano ad ogni 'Calau' da uno dei due lati, alternandosi.
2- "Mena Patrunu" Uomo e Donna si avvicinano e si sussurrano sulla Spalla
3- "Ca me na vau" la coppia si riallarga con le braccia sempre unite a croce ma verso il cielo
II Ritornello della canzone:
in 4 movimenti:
1- "Lu Sule Calau" L'uomo si rigira guardando all'esterno
2- "Calau" la Dama si rigira guardando all'esterno
3- "Mena Patrunu" Uomo e Donna si poggiano spalla a spalla e alzano la gamba destra con il ginocchio al petto
4- "Ca me na vau" la coppia esplode, lanciandosi con il passo in avanti e sciogliendo la coppia.
III Ritornello della canzone:
in movimento libero:
Durante il ritornello gli Uomini si muovono laterali, come guerrieri,
con la mano che punta l'obiettivo. Le Donne ruotano con le Stoffe immaginarie.
A "me na vau" si formano le nuove coppie.
Inizia il IV Ritornello della canzone:
Si ripete durante la Canzone tutte la prima Sequenza di 6 movimenti dell'Intro Musicale, così a "me na vau" si è arrivati con le nuove Coppie alla posizione Uomo a sinistra della dama con mano destra sotto il suo gomito.
Il testo prosegue in 4 movimenti:
1-"E lu sule" L'uomo fa un passo in avanti e la donna all'indietro, restano in contatto con le mani sinistre.
2- "Calau le tende" L'uomo si inginocchia e la Dama gli passa dietro sempre a contatto con le mani.
3- "allu patrunu lu muccu li pende" L'uomo lascia le mani, la Dama fa un giro su sè stessa e si poggia sull'uomo che la prende sui fianchi, come un vaso, nella posizione del "Lottatore" (IMMAGINE).
Lei si posa sulla spalla sinistra del suo Compagno...
e poi...
alla prossima Lezione!