martedì 27 ottobre 2009

Approfondimento I° Incontro Riunito

Struttura Architettonica/Scenica della Commedia Greca:
A) CAVEA = Gioco della Scultura Vocale! Personaggi e Narrazione come puro suono che rimabalza e scolpisce nell'aria le emozioni. Sia gioco del suono mirato e lanciato, sia gioco 'mimesico' della 'Scultura vocale di gruppo'.

B) SCENA = Fondali e Laterali usati come Perimetro per la GRIGLIA di azione Geometriche che incornica l'azione e il Fondo (il Paesaggio).
Solo Linee e Stop, lenti, con i Laterali che possono fare da LIBERATORI e spingono gli attori in Stop seguendo il loro vettore; con i CONQUISTATORI che tentano di stabile la solidità di una zona di Stop; con gli attori/ci che provengono dal fondo che possono solo prendere uno Stop nello sopazio. Linee precise. Gioco della 'Zattera' per equilirare la scena. Ritmo costante e lento, con variabili (marcate dai musici) delle Liberazioni.

C) ORCHESTRA = Terra circolare, con alle Spalle la Scena Geometrica, sul fronte il Coro a Sette Terra. Cerchio con Colonne, Appoggi e Trono.
Solo moti circolari e vorticosi, acqua che vaga, morbida e fluida.
Cambi magnetici di corrente con Corrente Calda (Donne attorno agli Uomini) e Corrente Fredda (Uomini attorno alle Donne). Stop solo in Uscita, sulle Colonne o gli Elementi architettonici dell'Orchestra.

+ Gioco Biomeccanico del 'Fulmine' o 'Fioritura' del Corpo/Burattino

lunedì 26 ottobre 2009

Lunedì 26 - Primo Incontro RIUNITO dei Laboratori

Questa sera, per la prima volta di questo percorso, i 3 Laboratori (il Saltymbanco in via di definizione ultima, il Ludyka oramai fissato e lo Yogurt ancora da ultimare) si incontreranno.
- Ripasso della Danza collettiva de 'Lu Sule Calau' con le varianti, stasera visibili, tra i 3 Gruppi ed anche interne;
- Ripasso della Struttura del Coro a 7 Terre, con scambi e passaggi;
- Breve costruzione dell'Idea di SPAZIO nel Teatro Greco:
IL teatro greco
A) CAVEA (koilon):
1) analemmata = muro di sostegno costruito per contenere la struttura della cavea
2) kerkidej = cunei delle gradinate del teatro
3) diazomata = ampi passaggi scoperti che separano le gradinate ricavate nella roccia
4) klimakej = scale

B) SCENA(skene) :
5) skene = sul fondo del palcoscenico si alza la vera e propria skene,con ambienti di servizio e depositi per le attrzzature ed i costumi
6) Proskenion = proscenio rialzato notevolmente; poggiava su pilastri tra i quali venivano dipinte le scenografie
7) pinakej = scenografie dipinte sul proscenio
8) qupemata = spazi tra i pilastri sulla skene, nei quali si aprivano le porte

C) ORCHESTRA :
9) parodoi = passaggi scoperti situati tra la cavea e la scena, che immettevano nell'orchestra
10) proedria = situata al limitare dell'orchestra, era costituita da uno o più troni destinati al sacerdote di Diòniso e ai sacerdoti ufficiali
11) qumele = altare di Diòniso

- Capiremo meglio assieme la struttura dei movimenti Biomeccanici di Mehjerchold per creare alcune Foto/Immagini per le Pubblicazioni ove i Corpi narrino la Sequenza.

Lunedì 26 - Primo Incontro RIUNITO dei Laboratori

Questa sera, per la prima volta di questo percorso, i 3 Laboratori (il Saltymbanco in via di definizione ultima, il Ludyka oramai fissato e lo Yogurt ancora da ultimare) si incontreranno.
- Ripasso della Danza collettiva de 'Lu Sule Calau' con le varianti, stasera visibili, tra i 3 Gruppi ed anche interne;
- Ripasso della Struttura del Coro a 7 Terre, con scambi e passaggi;
- Breve costruzione dell'Idea di SPAZIO nel Teatro Greco:
IL teatro greco
A) CAVEA (koilon):
1) analemmata = muro di sostegno costruito per contenere la struttura della cavea
2) kerkidej = cunei delle gradinate del teatro
3) diazomata = ampi passaggi scoperti che separano le gradinate ricavate nella roccia
4) klimakej = scale

B) SCENA(skene) :
5) skene = sul fondo del palcoscenico si alza la vera e propria skene,con ambienti di servizio e depositi per le attrzzature ed i costumi
6) Proskenion = proscenio rialzato notevolmente; poggiava su pilastri tra i quali venivano dipinte le scenografie
7) pinakej = scenografie dipinte sul proscenio
8) qupemata = spazi tra i pilastri sulla skene, nei quali si aprivano le porte

C) ORCHESTRA :
9) parodoi = passaggi scoperti situati tra la cavea e la scena, che immettevano nell'orchestra
10) proedria = situata al limitare dell'orchestra, era costituita da uno o più troni destinati al sacerdote di Diòniso e ai sacerdoti ufficiali
11) qumele = altare di Diòniso

- Capiremo meglio assieme la struttura dei movimenti Biomeccanici di Mehjerchold per creare alcune Foto/Immagini per le Pubblicazioni ove i Corpi narrino la Sequenza.

martedì 20 ottobre 2009

Variante alla Danza

Variante di uscita oltre la Verticale
COPPIA:
(Lu Sule) anche l'uomo allunga il braccio, il suo destro, in avanti
(Calau le Tende) Si incontrano le due mani in avanti
(Lu Patrunu) Si sollevano lentamente i due danzatori
(Li Mucculi Penne) Si allarga la coppia a Ponte/Tunnel come nella Quadriglia francese.

IV incontro Saltymbanco e Yogurt

- Ripasso del Coro a 7 Zone
- Ripasso della Danza de 'Lu Sule Calau' con aggiunta delle 2 possibili uscite: Verticale
Lu Sule (uomo poggia mano destra a terra)
Calau le Tenne (donna poggia mano sinistra a terra)
Lu Patrunu (umomo leva mano destra da terra mentre la Dama poggia la sua destra)
Li Mucculi Penne (l'uomo di alza lentamente in piedi tirando su in verticale, accompagnandola, la Dama).
- LOGICA e CORPO del 'Gatto' - 'Furbo' . 'Artista'
per la Commedia Greca
* Camminata Base (Fiammella mimesica), nessuna meta, moto perpetuo e vagante, per non compiere errori, in OGNI direzione, con Radar in sguardo e corpo.
* Innamoramento (Carbone Ardente con Goccia d'acqua mimesica), Stop fisico con ricerca del solo sguardo (sempre casuale). Ad incontro di sguardi, camminata speculare e poi scioglimento verso il basso. Poi si riparte a cercare un nuovco amante.
* Fame (Carbone Ardente che pulsa mentre spira il vento), Punta un obiettivo, concentra Pensieri, Corpo e Forze e cersce, cresce, in lenta Marcia di conquista.- Diventa sempre più grande, enorme.
* Stanchezza (Carbone mimesico che si spenge e diviene sasso) in Stop improvviso si gela e cancella l'azione, l'indecisione. Come un Coma o un attacco di Narcolessia improvviso.
* Infine sviluppo nel pensiero della struttura 'Futurista' dei 'Tormentoni', 'Carrettelle' e 'Pensieri Fissi' che sono però schizofrenici e Corali... Improvvisazione!
Si sono aggiunte alla Lezione di Canto di Martedì 27 un'amica di Giulia (Saltymbanco) e un'amica di Fatima (Yogurt).
INVITO A TUTTI/E A VENIRE ALLO SPETTACOLO DELLA TEMPESTA DI SABATO 24, ORE 21.00, per poi incontrare anche i Forasteri.
PRENOTATEVI!! al 3314703950 o a ufficioygramul@libero.it

lunedì 19 ottobre 2009

Per conoscere meglio i 'Forasteri'

Se volete conoscere meglio il Gruppo 'Forasteri' che accompagnerà i nostri 3 Percorsi teatrali:

https://rcpt.yousendit.com/756163169/a512a1a7a43217c1825f2b106334f3ad
https://rcpt.yousendit.com/755819693/b801b7f73f8f3498529cdcc6e69047b6

Sono 2 file .zip da scaricare, con vari mp3 di musica popolare, sono le
registrazioni di un loro concerto live di qualche anno fa.
Scaricabili entro venerdì altrimenti scade.

Il nostro space è:
www.myspace.com/forasteri
è in costante aggiornamento
sullo space troverete testi, mp3,
video e foto.

giovedì 15 ottobre 2009

Seminario sulla Voce CORALE

Sono lieto di Annunciare che il Seminario sulla voce Corale che verrà tenuto da Sara Della Porta MARTEDI' 27 Ottobre al Teatro Ygramul, dalle ore 20.30 alle 23.30 (prezzo 5 o 10 Euro, in base a iscritti al BEY)
è completo:
1) Alessio (Tempest)
2) Valentina (Tempest)
3) Martina (Tempest)
4) Simone (Tempest)
5) Enrico (Ludyka)
6) Stefano (Ludyka)
7) Franz (Saltymbanco)
8) Giulia (Saltymbanco)
9) Andrea (Saltymbanco)
10) Fatima (Yogurt)
11) Francesca (Yogurt)
12) Claudio (Ludyka)
13) Irene (Ludyka)
14) Mara (Senyor)
15) Evandra (Senyor)
16) Luisa (Senyor)
17) Luisa (Senyor)
18) Anna (Senyor)
19) Francesco (Senyor)
20) Vania
GRAZIE!

mercoledì 14 ottobre 2009

Lu Sule Calau le Tende

Ecco il brano musicale per il ballo dello spettacolo

http://www.ygramul.net/lusulecalau.mp3

buon ascolto!

martedì 13 ottobre 2009

Dopo la Lezione Breve Approfondimento

Forma BASE del Coro: Corpo ampio a stella, con maniche e stoffe cadenti. Se si cammina verso sinistra (gamba destra incrocia davanti) ma si resta in Linea e le braccia fanno un Arco contrario, da destra verso sinistra.
PUTAR (dalla danza balinese), una mano poggia allo Sterno di taglio, mentre l'altra spinge l'aria ampia, come spostasse una tenda. Il peso si sposta sul piede che segue il braccio in movimentop, mentre l'altro si alza. Si ruota su un'unico piede, come in Piroetta.

- Nell'Ampio semicerchio dei Coreuti, 7 'Terre' Ritmiche e di stile:
Al Centro il Basso continuo - grancassa : Batte l'Uno su 4 tempi, con un saltello che quando sale abbassa le Braccia/Ali e quando Cade al contrario le Solleva. Sempre FORMA BASE del Coro!
A destra del pubblico la Casella A : Danza Africana della Mezzaluna con sporcatura balinese del Putar. Ruotando a spicchi brevi, Battono l'Uno e il Tre, ma la mano libera Carica su Due e Quattro.
Ancora a destra la Casella B : Danza Mimo francese, spezzata e tagliata, in movimenti laterali (profili) che battono l'Uno, il Due e il Tre, mentre il Quattro è in silenzio ed è uno sguardo frontale.
Ancora a destra, l'ultima, la Casella C : dalle danze indiane e balinesi, la sequenza del Bacio. Mano sinistra sullo sterno ma verso il cielo (Dono), la destra a vettore verso il Cielo, verticale (l'Anima), la testa si affaccia (sin-dex-sin) scendendo e poi risale. Ogni colpo muove 1 sonaglio. Batte tutti i colpi, con il Quarto diverso perchè scandito dal sonaglio di sinistra
- Verso sinistra, la prima, la A : Sequenza della Scala di Pina Bausch e danza contemporanea. Scale (di ogni forma e tipo) a scendere o salire, con espressionre mimica tenuta e patetica. Battono su 12 rintocchi il Quattro, l'Otto, e il Dodici.
A sinistra, Casella B : la Sequenza del Gallo, di Pulcinella ed Arlecchino, con 8 colpi, tutti battuti.
Per finire a sinistra, la Casella C : la Rotazione del Derviscio, con mano destra che scandisce con piattini o campane il colpo sulla Gonna. Sguardo al cielo, braccio sinistro al cielo, mano ad afferrare con le dita la Linea d'Equilibrio del Cosmo. Spirale dal basso in 12 lievi tocchi, batte libero, a caso, ma l'ultimo, il 12 TUTTI/E assieme!

lunedì 12 ottobre 2009

III Incontro Saltymbanco e Yogurt

Lunedì 12 Ottobre, III Incontro Saltymbanco unito a Yogurt,
affronteremo la Ritmica, il Movimento e le logiche 'filosofichep' del CORO, che sono Connesse con il TEMA del 'Povero' nomade osservate nell'incontro precedente.
CORO GRECO (in generale):
Il coro (detto specificamente coro greco) è un elemento fondamentale del teatro dell'antica Grecia. L'esibizione del coro costituisce, fino alla nascita della tragedia, l'avvenimento principale delle dionisie, le festività annuali in onore del dio Dioniso.

I coreuti, originariamente dodici in seguito portati a quindici da Sofocle, eseguivano passi di danza cantando o recitando ditirambi, prima frutto di un'improvvisazione poi, nel VI secolo a.C. organizzati in una forma narrativa. Essi erano guidati dal corifeo, che spesso si esibiva autonomamente, ribadendo o ampliando quanto detto dai coreuti.

La forma tragica nasce dall'esigenza di strutturare l'esibizione del coro in forma dialogica, fornendo al corifeo un interlocutore (l'hypokrités), l'attore. Secondo la prassi teatrale greca, il coro entrava dalle parodoi, i corridoi posti tra la cavea ed il palco, per restare nell'orchestra per tutta la durata della rappresentazione. Qui, come un unico personaggio rappresentante la collettività, riassumeva e commentava la vicenda o tra sé e sé, o interloquendo con l'attore. Nel teatro del periodo ellenistico il coro perse di importanza, ed infatti lo spazio dedicato all'orchestra diminuì. Il passaggio dal dialogo con l'attore al commento autonomo era segnato da alcuni movimenti codificati: la strofe, ovvero il movimento dal palco all'altare di Dioniso al centro dell'orchestra, la sistrofe, il movimento attorno all'altare stesso e l'antistrofe, il movimento dall'altare al palco. Rappresentando la comune cittadinanza, il coro indossava abiti quotidiani e maschere non troppo vistose, tranne nei casi in cui doveva rappresentare esseri mitologici (ad esempio i satiri) o uomini appartenenti a popoli stranieri.

Ai tempi delle prime tragedie di Eschilo c'era un solo attore, ed il coro era ancora l'elemento più significativo della rappresentazione. In seguito, nel corso di pochi decenni, si aggiunsero prima un secondo attore, e poi un terzo. L'aumento del numero di attori disponibili diminuì a poco a poco l'importanza del coro e lo spazio dedicatovi dalla drammaturgia, fino a che nel periodo ellenistico, con la commedia nuova, esso non venne più inserito nel testo drammatico.
7 Zone di Danza/Movimento e Racconto:
- 1) Centro (BASE in 1/4) Tamburo e Passo del Peso (Danza Africana)
- 2) di 1 verso destra rispetto al Pubblico (passo a 2/4) Mezze Lune (Danza Africana)
- 3) di 2 verso destra rispetto al Pubblico (passo a 3/4) Spezzato (Movimento del Mimo)
- 4) di 3, estrema destra, rispetto al Pubblico (passo a 4/4) fluido, movimento dell'Acqua con sonagli e campanelli (Danza Indiana)
- 5) di 1 verso sinistra rispetto al Pubblico (passo a 3/12) Linee, Vettori (Danza Contemporanea di Pina Bausch)
- 6) di 2 verso sinistra rispetto al Pubblico (passo a 6/4) Danza del Gallo (Movimento di attacco di Arlecchino/Pulcinella)
- 7) di 3, estrema sinistra, rispetto al Pubblico (passo a 12/12) fluido, movimento del Vortice con campanelli (Danza Zingara)

Ripasso danza de 'Lu Sule Calau' e piccolo sviluppo.

III Incontro Saltymbanco e Yogurt

Lunedì 12 Ottobre, III Incontro Saltymbanco unito a Yogurt,
affronteremo la Ritmica, il Movimento e le logiche 'filosofichep' del CORO, che sono Connesse con il TEMA del 'Povero' nomade osservate nell'incontro precedente.
CORO GRECO (in generale):
Il coro (detto specificamente coro greco) è un elemento fondamentale del teatro dell'antica Grecia. L'esibizione del coro costituisce, fino alla nascita della tragedia, l'avvenimento principale delle dionisie, le festività annuali in onore del dio Dioniso.

I coreuti, originariamente dodici in seguito portati a quindici da Sofocle, eseguivano passi di danza cantando o recitando ditirambi, prima frutto di un'improvvisazione poi, nel VI secolo a.C. organizzati in una forma narrativa. Essi erano guidati dal corifeo, che spesso si esibiva autonomamente, ribadendo o ampliando quanto detto dai coreuti.

La forma tragica nasce dall'esigenza di strutturare l'esibizione del coro in forma dialogica, fornendo al corifeo un interlocutore (l'hypokrités), l'attore. Secondo la prassi teatrale greca, il coro entrava dalle parodoi, i corridoi posti tra la cavea ed il palco, per restare nell'orchestra per tutta la durata della rappresentazione. Qui, come un unico personaggio rappresentante la collettività, riassumeva e commentava la vicenda o tra sé e sé, o interloquendo con l'attore. Nel teatro del periodo ellenistico il coro perse di importanza, ed infatti lo spazio dedicato all'orchestra diminuì. Il passaggio dal dialogo con l'attore al commento autonomo era segnato da alcuni movimenti codificati: la strofe, ovvero il movimento dal palco all'altare di Dioniso al centro dell'orchestra, la sistrofe, il movimento attorno all'altare stesso e l'antistrofe, il movimento dall'altare al palco. Rappresentando la comune cittadinanza, il coro indossava abiti quotidiani e maschere non troppo vistose, tranne nei casi in cui doveva rappresentare esseri mitologici (ad esempio i satiri) o uomini appartenenti a popoli stranieri.

Ai tempi delle prime tragedie di Eschilo c'era un solo attore, ed il coro era ancora l'elemento più significativo della rappresentazione. In seguito, nel corso di pochi decenni, si aggiunsero prima un secondo attore, e poi un terzo. L'aumento del numero di attori disponibili diminuì a poco a poco l'importanza del coro e lo spazio dedicatovi dalla drammaturgia, fino a che nel periodo ellenistico, con la commedia nuova, esso non venne più inserito nel testo drammatico.
7 Zone di Danza/Movimento e Racconto:
- 1) Centro (BASE in 1/4) Tamburo e Passo del Peso (Danza Africana)
- 2) di 1 verso destra rispetto al Pubblico (passo a 2/4) Mezze Lune (Danza Africana)
- 3) di 2 verso destra rispetto al Pubblico (passo a 3/4) Spezzato (Movimento del Mimo)
- 4) di 3, estrema destra, rispetto al Pubblico (passo a 4/4) fluido, movimento dell'Acqua con sonagli e campanelli (Danza Indiana)
- 5) di 1 verso sinistra rispetto al Pubblico (passo a 3/12) Linee, Vettori (Danza Contemporanea di Pina Bausch)
- 6) di 2 verso sinistra rispetto al Pubblico (passo a 6/4) Danza del Gallo (Movimento di attacco di Arlecchino/Pulcinella)
- 7) di 3, estrema sinistra, rispetto al Pubblico (passo a 12/12) fluido, movimento del Vortice con campanelli (Danza Zingara)

Ripasso danza de 'Lu Sule Calau' e piccolo sviluppo.

mercoledì 7 ottobre 2009

Postilla Secondo Incontro dei Laboratori SALTYMBANCO e YOGURT

Maschera "Mothia" - una delle maschere ridenti, grottesche e arcigne, rinvenute insieme ai tanti reperti archeologici d'epoca fenicia e probabilmente di manifattura greca. Mothia fu fondata alla fine del XVIII sec. a.C. per la sua posizione felice dovuta alla vicinanza con l'Africa e punto di transito obbligato per le rotte commerciali verso la Spagna, la Sardegna e l'Italia centrale divenne ben presto una tra le più floride colonie fenicie del Mediterraneo....
1) legame con lo Zanni (Collo che lancia lo sguardo a frusta con partecipazione delle Spalle e sguardo miope)
2) con Pulcinella della Commedia dell'Arte (le braccia, i gomiti e le mani che accompagnano il lancio, come piccole Ali)
3) con il Clown Rosso del Circo (buffonesco ed emozionato; passo corto)
4) con la Maschera Balinese della 'Rana' (Anche che partecipano al passo, sculettando e ruotando all'arrivo con un giro o più di bacino)
5) incontro con i 'Buffons' francesi (breve gioia ad ogni passo di conquista, e grande esplosione finale di felicità).

Psicologia dei Nomadi del Deserto, con mimesica della 'Nuvola' e spirito leggero, osservatore e curioso. Mai fermo.

martedì 6 ottobre 2009

E soprattutto CORREZ(Z)IONE!

Correzzione della Danza 'Lu Sule Calau'

Piccola variazione:
nella Danza, il Movimento di Intro che poi si ripete al IV Ritornello,
NON è da 6 Tempi, ma da 9 (3 figure da 3).
In 3 Tempi - La Donna gira alla sua destra per ruotare intorno al suo cavaliere; l'onmo pone la sua mano destra (che è sullo sterno) in avanti e resta alla destra della dama, compiendo un breve giro quasi sul posto.

lunedì 5 ottobre 2009

Secondo Incontro dei SALTYMBANCO e YOGURT

PICCOLI Punti di Stimolo sulla Commedia di Aristofane
Secondo Incontro – LAB SALTYMBANCO
Lunedì 5 Ottobre 2009

La parola greca ???????, "comodìa", composta di ?????, "Kòmos", corteo festivo o 'baldoria' e ???, "odè", canto, indica come questa forma di drammaturgia sia lo sviluppo in una forma compiuta delle antiche feste propiziatorie in onore delle divinità elleniche, con probabile riferimento ai culti dionisiaci. Peraltro, anche i primi ludi scenici romani furono istituiti, secondo Tito Livio, per scongiurare una pestilenza invocando il favore degli dèi.

La Commedia Antica Secondo Aristotele deriva dal corteo associato alle Falloforie, feste particolari che si svolgevano per la semina ed il lavoro nei campi e alle ritualità simposiache. Essa Si divide in coro (che realmente potrebbe derivare dalle falloforie) e in parte dialogata (la cui origine è sconosciuta).
La commedia aveva inizialmente una funzione apotropaica, cioè scaccia sfortuna. Il significato è giustificato dal fatto che la commedia finiva sempre con una vera e propria baldoria (matrimonio, vittoria dell'attore comico).


poiché la commedia si propone di divertire e rallegrare il pubblico, essa prevede sempre lo scioglimento felice del nodo drammatico, il superamento degli ostacoli e delle difficoltà nel lieto fine; la tragedia invece rappresenta azioni gravi, dolorose, spesso luttuose e con esito funesto;
la commedia mette in scena per lo più personaggi di condizione sociale umile o media (piccoli proprietari terrieri, mercanti, artigiani, soldati mercenari, schiavi, cortigiane) e vicende della vita comune; i personaggi della tragedia, invece, sono di rango elevato (re e regine, divinità, eroi ed eroine) e le vicende sono tratte dalla storia e specialmente dal mito, utilizzato come repertorio da cui attingere simboli di valori e disvalori, che forniscono lo spunto per dibattere grandi temi morali, religiosi e politici;
in accordo con la quotidianità dei personaggi e delle situazioni, lo stile della commedia è «umile», cioè semplice, piano; tende a riprodurre, stilizzandolo, il linguaggio della comunicazione ordinaria; la tragedia adotta invece lo stile grande, alto, sublime, fortemente differenziato, grazie all'elaborazione artistica, rispetto alla lingua d'uso.

Quanto abbiamo detto finora vale per la forma del genere comico che conosciamo meglio: la commedia attica, che fiorì ad Atene a partire dall'inizio del V secolo a.C. Le sue origini remote (assai oscure) risalgono a feste agresti e ai riti dionisiaci della fertilità e della fecondità: l'ipotesi più probabile sull'etimologia del termine greco komodìa (da cui il latino comoedia) lo fa derivare da kòmos («corteo», «processione») e odè («canto»), cioè «canto del corteo dei devoti di Dioniso»: il coro sarebbe stato il nucleo originario di questa, come dell'altra forma teatrale, la tragedia.

Gli antichi - sempre inclini ad istituire «canoni», cioè elenchi di autori eccellenti nei vari generi letterari - indicarono i massimi rappresentanti dell'archàia e della néa in due triadi di poeti: per la commedia antica Cràtino, Èupoli, ARISTOFANE (attivi ad Atene nella seconda metà del V secolo a. C.), per la commedia nuova Filèmone, Dífiio, MENANDRO (IV-III secolo a. C.). Gli unici commediografi greci di cui possiamo leggere oggi opere intere sono i due massimi esponenti, rispettivamente, dell'archàia e della nèa: Aristofane e Mlenandro; mentre degli altri si conservano soltanto frammenti, abbastanza numerosi ma per io più di breve o brevissima estensione.

Di Aristófane (445-385 circa a. C.) ci sono state tramandate undici commedie (Acarnesi, Cavalieri, Nuvole, Vespe, Pace, Uccelli, Lisistrata, Tesmoforiazùse, Rane, Ecclesiazùse, Pluto), i cui argomenti sono strettamente connessi con l'attualità politica ateniese. Al centro degli interessi del poeta e del suo pubblico sono infatti le vicende ed i problemi dell'Atene contemporanea: la guerra del Peloponneso, che contrappose Atene a Sparta per quasi trent'anni (431-402 a. C.: appunto in questo periodo fu rappresentata la maggior parte delle commedie di Aristofane che conserviamo); gli scontri fra il partito della guerra e quello della pace; i mali e i pericoli della demagogia; la corruzione e il malcostume dominanti nella vita politica e giudiziaria; i rischi di degenerazione morale insiti nel nuovo programma educativo proposto dal movimento sofistico (e che il commediografo nelle Nuvole attribuisce a Socrate), ecc.
La potente carica fantastica ed espressiva di Aristofane è al servizio del suo impegno civile che si manifesta - secondo i moduli propri del genere comico - nella ridicolizzazione degli avversari (gruppi di potere, correnti d'opinione, singoli individui), attaccati con tutte le armi dell'aggressione comica: la satira pungente, la caricatura grottesca, il sarcasmo feroce, la beffa, l'invettiva, il dileggio e anche l'insulto personale: l'abitudine di attaccare violentemente e direttamente singole persone, chiamandole per nome, era tipica, appunto, della commedia antica; Aristofane segue questo uso, così come ricorre volentieri al turpiloquio, allo scherzo becero, al doppio senso osceno.

Per quanto riguarda i personaggi, essi sono il risultato di un processo di tipizzazione iniziatosi già con l'archaia e che porta ai formarsi di caratteri convenzionali, dotati di tratti costanti (che Menandro peraltro interpreta con duttilità e con spiccata tendenza all'approfondimento psicologico): il vecchio padre severo e attaccato al denaro; il giovane perdutamente innamorato e sprovveduto, oppure scapestrato e senza mezzi, e dunque sempre bisognoso dell'aiuto di amici comprensivi e di servi astuti; la cortigiana avida e sfacciata, capace però anche di buoni sentimenti e di generosità; il soldato rozzo, prepotente e spaccone; lo schiavo pigro e pauroso, ma al tempo stesso intelligente e scaltro, che trama ai danni del padrone vecchio per aiutare il padroncino; il lenone empio e crudele; oltre a vere e proprie «macchiette» con funzione esclusivamente comica, come il cuoco spavaldo e gradasso, o il parassita adulatore e ingordo.
Nell'incontro di oggi si inizia ad affrontare il Carattere dello
SCHIAVO PIGRO : kokuzza "Canta come un Gallo"
1) legame con lo Zanni
2) con Pulcinella della Commedia dell'Arte,
3) con il Clown Rosso del Circo,
4) con la Maschera Balinese della 'Rana',
5) incontro con i 'Buffons' francesi

domenica 4 ottobre 2009

Primo Incontro Laboratorio

Primo Studio di Danza per i Cori Greci dei Laboratori
Saltymbanco, Ludyka e Yogurt

Questi sono gli Appunti (ancora grossolani ma di buono studio e riferimento) di una prima danza per i Cori (che danzano nel grande Anello Circolare - IMMAGINE), basata sul Ritmo e l'interpretazione dei 'Forasteri' (IMMAGINE) della Canzone salentina 'E Lu Sule Calau Calau':
E LU SULE CALAU CALAU

E lu sule calau calau
mena patrunu ca me ne vau
E ci nu me ne porti
me settu an terra e fuzzu carotti
E li fazzu funni e larghi
quannu passi cu ste stampagni
E li fazzu larghi e funni
quannu passi cu te scunfunni
E lu sule calau li punti
mena patrunu facimu li cunti
E lu sule calau li risi
mena patrunu tamme turnisi
E lu sule calau le tende
allu patrunu lu muccu li pende
E ci te pende a fare
pe ddri to sordi ca na dare.

Gli uomini tengono la Posizione delle 'Flautiste' (IMMAGINI) greche (busto ritto e alto, forti, un braccio a proteggere lo sguardo dal sole e l'altro a sorreggere la linea dello sterno). Osserva stuatuario l'orizzonte.
Le Dame tengono le braccia allungate ma un pò piegate e le gambe flesse e basse, con dita della mano nella Posizione delle 'Prostitute-Tessitrici' (IMMAGINE). Si guarda la mano esterna
In Sintesi:
Intro Musicale: Dama alla Destra dell'Uomo, tenendo una Stoffa invisibile alla sua Destra; Uomo mano destra in alto e sinistra sul petto alla sinistra della Dama.
3 tempi:
1 - Dama sposta la stoffa a sinistra e oscilla corpo e mani (come un'onda), Uomo fa un passo indietro, rigido e come un vettore verso il cielo/lanciere.
2- Dama ritorna con la stoffa/mani verso destra sempre in un moto delicato di piccola onda e l'Uomo le passa dietro le spalle, sempre rigido.
3- La Dama sposta la stoffa a sinistra e oscilla corpo e mani (come un'onda), e l'Uomo fa un passo avanti, rigido e come un vettore verso il cielo/lanciere, e si trova al suo fianco destro. Nell'incedere cambia la posizione delle braccia. La sinistra va a proteggere il Sole, la destra va sullo sterno.
3 Tempi:
1- L'uomo si sporge (sempre rigido) e prende con la sua sinistra la sinistra della Dama, sfiorandola e appena toccandola. La Donna lo segue con lo sguardo.
2- L'uomo compie un mezzo giro davanti alla Dama e si va a porre alla sua sinistra, tenendo sempre il leggero contatto con la mano sinistra della copmpagna. La Donna lo segue con lo sguardo.
3- L'uomo si punta alla sinistra della Dama, con la sinistra (braccio piegato davanti al corpo) tiene la mano della compagna, con la mano destra sorregge appena il gomito del braccio sinistro di lei. Lei distoglie lo sguardo e va a guardare in avanti.
Inizia il Ritornello della canzone:
in 3 movimenti:
1- "Lu Sule Calau Calau" la Dama passa davanti all'uomo e prendendogli la mano destra con la destra forma l'incrocio. Guardano ad ogni 'Calau' da uno dei due lati, alternandosi.
2- "Mena Patrunu" Uomo e Donna si avvicinano e si sussurrano sulla Spalla
3- "Ca me na vau" la coppia si riallarga con le braccia sempre unite a croce ma verso il cielo
II Ritornello della canzone:
in 4 movimenti:
1- "Lu Sule Calau" L'uomo si rigira guardando all'esterno
2- "Calau" la Dama si rigira guardando all'esterno
3- "Mena Patrunu" Uomo e Donna si poggiano spalla a spalla e alzano la gamba destra con il ginocchio al petto
4- "Ca me na vau" la coppia esplode, lanciandosi con il passo in avanti e sciogliendo la coppia.
III Ritornello della canzone:
in movimento libero:
Durante il ritornello gli Uomini si muovono laterali, come guerrieri,
con la mano che punta l'obiettivo. Le Donne ruotano con le Stoffe immaginarie.
A "me na vau" si formano le nuove coppie.
Inizia il IV Ritornello della canzone:
Si ripete durante la Canzone tutte la prima Sequenza di 6 movimenti dell'Intro Musicale, così a "me na vau" si è arrivati con le nuove Coppie alla posizione Uomo a sinistra della dama con mano destra sotto il suo gomito.
Il testo prosegue in 4 movimenti:
1-"E lu sule" L'uomo fa un passo in avanti e la donna all'indietro, restano in contatto con le mani sinistre.
2- "Calau le tende" L'uomo si inginocchia e la Dama gli passa dietro sempre a contatto con le mani.
3- "allu patrunu lu muccu li pende" L'uomo lascia le mani, la Dama fa un giro su sè stessa e si poggia sull'uomo che la prende sui fianchi, come un vaso, nella posizione del "Lottatore" (IMMAGINE).
Lei si posa sulla spalla sinistra del suo Compagno...
e poi...
alla prossima Lezione!

Per i Laboratori!

Buondì Signori e Signorine, iscritti ai Laboratori BEY di Vania
riassumo ciò che sino ad ora ho esposto e so dei nostri
3 Percorsi Laboratoriali:

SALTYMBANCO = si vedrà 3 volte al Mese di Lunedì sera dalle 20.30 alle 23.30 e 1 quarta volta Riunito con gli altri 2 Laboratori.
Lavoreremo sulla Commedia Greca Antica, con il grande autore Aristofane -400 av.C.
Per questo mese di ottobre (attendendo iscrizioni) saranno uniti al Percorso Yogurt che invaderà i Lunedì!
Come adesioni:
Certi che garantiscono una Presenza costante e quindi un Ruolo corposo:
1- ANDREA
2- CARMINE
3- SERGIO
4- GIULIA
5- ALESSANDRO
6- FRANZ
Che ci vogliono essere ma magari con un impegno leggermente minore e qualche possibilità di assentarsi:
7- CHIARA
8- CLAUDIA
Che NON mi hanno ancora confermato ma mi piacerebbe MOLTISSIMO restassero dei nostri (FATEMI SAPERE!):
9- MASSIMO
10- ILARIA
e forse nuovi:
11- Cugina di Chiaretta! (???)
12- Amica di Alessandro! (???)

LUDYKA = si vedrà 3 volte al Mese di Martedì sera dalle 20.30 alle 23.30 e 1 quarta volta Riunito con gli altri 2 Laboratori di Lunedì.
Lavoreremo sulla Commedia Greca di mezzo, Ellenica, con l'autore minore Antifane -350 av.C.
Come adesioni:
Certi che garantiscono una Presenza costante e quindi un Ruolo corposo:
1- ALESSIO
2- ENRICO
3- MASSIMO
4- FEDERICO
5- VALENTINA
6- LOMBARDI
7- SERENELLA
8- CLAUDIO
9- LAURA
10- GABRIELE
11- STEFANO
12- FEDERICO
Che ci vogliono essere ma magari con un impegno leggermente minore e qualche possibilità di assentarsi:
13- ROBERTO
14- ELISABETTA
15- CHIARA
16- IRENE
17- KATIA
Che NON mi hanno ancora confermato ma mi piacerebbe MOLTISSIMO fossero dei nostri (FATEMI SAPERE!):
18- MOMO

YOGURT = si vedrà 3 volte al Mese di Mercoledì sera dalle 20.30 alle 23.30 e 1 quarta volta Riunito con gli altri 2 Laboratori di Lunedì.
Lavoreremo sulla Commedia Greca Moderna, con il grande autore Menandro -250 av.C.
Per questo mese di ottobre (attendendo iscrizioni) saranno uniti al Percorso Saltymbanco, invadendo i loro Lunedì!
Come adesioni:
Certi che garantiscono una Presenza costante e quindi un Ruolo corposo:
1- MICHELA
2- FATIMA
Che ci vogliono essere ma magari con un impegno leggermente minore e qualche possibilità di assentarsi:
3- FRANCESCA
Che NON mi hanno ancora confermato ma mi piacerebbe MOLTISSIMO restassero dei nostri (FATEMI SAPERE!):
4- GRAZIELLA
5- DOMENICO
6- GIANLOVE
Attendiamo molte nuove iscrizioni:

*** 1 Martedì al mese che resterà libero dal Laboratorio LUDYKA verrà
occupato da Seminari intensivi (di 1 sera da 3 ore) al Costo di 10 Euro per gli Esterni e 5 Euro per i nostri Laboratori, su vari Argomenti, utili alla crescita attoriale e magari anche alle nostre Commedie!***

Andate in scena previste per ora:
- Tripla al Teatro Ygramul (Festa delle Grandi Dionisie)
Ven 18 - Sab 19 - Dom 20 Giugno
- Tripla in giro per Roma
lun 21 - Mar 22 - Merc 23 Giugno
- Tripla a Viterbo per la festa di Ludika
ven 25 - sab 26 - dom 28 Giugno
Poi altre date in 2 o 3 Anfiteatri Greci:
- Sutri ???
- Formia
- ???

giovedì 1 ottobre 2009

Sta ripartendo il Laboratorio SALTYMBANCO!

Ricomincia anche il ciclo 2009 - 2010 del Percorso Laboratoriale SALTYMBANCO!

Se siete interessati il lavoro è tutti i Lunedì dalle 20.30 alle 23.30.
In
realtà il Gruppo è al completo e sin troppo numeroso (circa 14 attori), ma se
siete curiosi venite a vedere il Laboratorio e potrete inserivi nel percorso
Yogurt o Caryllon!
Sul Numero di Teatreie n.34 troverete Maggiori Informazioni
o sul Sito nello Spazio dei Laboratori.
Per info :
cell 39226832003
sms
3314703950
mail ufficioygramul@libero.it

Sta ripartendo il Laboratorio SALTYMBANCO!

Ricomincia anche il ciclo 2009 - 2010 del Percorso Laboratoriale SALTYMBANCO!
Se siete interessati il lavoro è tutti i Lunedì dalle 20.30 alle 23.30.
In realtà il Gruppo è al completo e sin troppo numeroso (circa 14 attori), ma se siete curiosi venite a vedere il Laboratorio e potrete inserivi nel percorso Yogurt o Caryllon!
Sul Numero di Teatreie n.34 troverete Maggiori Informazioni o sul Sito nello Spazio dei Laboratori.
Per info :
cell 39226832003
sms 3314703950
mail ufficioygramul@libero.it