In questa Prima lezione di Novembre affronteremo
la decisione dell'Opera di Aristofane che ci accompagnerà tutto
l'anno: LA PACE (??????) è una commedia scritta nel 421 a.C., in un'epoca a cui fanno da sfondo i tristi eventi della Guerra del Peloponneso.
TRAMA:
Atene 421 a.C. Sono anni duri. La guerra del Peloponneso imperversa e la Grecia è provata dal protrarsi di privazioni e stenti.
Trigeo, vignaiolo dell'Attica, esausto per le tribolazioni patite, si risolve a tentare un ardito rendez-vous con le divinità olimpiche. Per salire da Zeus, ci va non con un destriero alato né altra "nobile" creatura dei cieli, ma a cavallo di uno scarabeo stercorario. Mentre Trigeo cerchera' di salire verso Zeus, lo scarabeo attratto dalla merda lo tirera' verso la terra. Una creatura molto terrena sul cui dorso accingersi all'incredibile anabasi celeste.
Ma un vettore così umile e insolito comporta non pochi rischi. Infatti, durante il sorvolo dei cieli, il lezzo che esala dal basso spinge in picchiata la ghiotta bestiola, dalla straordinaria sensibilità per certi odori terreni, rischiando di mandare a morte il suo cavaliere. Ciò la dice lunga sulle consuetudini igieniche non proprio impeccabili di alcuni e dà modo a Tirgeo di stigmatizzarne con insulti feroci le incurie igieniche.
Ma il viaggio gli riserverà una sorpresa ben triste: gli Dei olimpici hanno abbandonato i cieli di Grecia. Ad annunciarglielo è Hermes, l'unico ancora rimasto: quel luogo un tempo così felice, è divenuto ora una finestra aperta su un disgustoso spettacolo, un mondo ormai dilaniato dalla discordia e, in apparenza, definitivamente consegnato a Polemos. In quelle lande non vi è più posto per Eirene (Dea della Pace), reclusa infatti da Polemos nelle profondità della Terra, lasciata a languire in un antro custodito da enormi macigni.
Polemos, dal canto suo, sarebbe già pronto per l'atto finale: le città giacciono in un enorme mortaio in attesa di essere sminuzzate come ingredienti di un bel pesto. Se solo ci fosse il pestello, ovvero un uomo in gamba, un bel mestatore, in grado di trascinare le polis in una lotta fratricida. Uomini del genere un tempo abbondavano in terra di Grecia! Tirgeo, appresa la notizia, capisce che è il momento favorevole per agire, chiamando a raccolta tutti i greci e, tutti insieme, liberare Eirene dalla sua prigione.
Ne nasce una sequela di equivoci alla fine dei quali, tra i popoli dell'Ellade, solo i contadini danno prova di possedere le doti di concordia necessarie a reggere l'impresa. Tira e tira, cantando tutti in coro, i macigni sono rimossi e Eirene può riemergere dalle viscere della terra, con gran dispiacere di mestatori mercanti di armi. Reca con sé il ramo d'ulivo e la cornucopia, in braccio il piccolo Pluto, simbolo dei beni che si possono trarre dalla natura e si accompagna ad Opora, la stagione del raccolto, e a Teoria, la Festa.
Trigeo e Opora scatenano la gioia di tutti, manifestando, a sorpresa, l'intenzione di sposarsi.
La scena si chiude allora con un komos nuziale, in cui si alza il canto del coro, condito da lazzi salaci, oscenità e piccanti allusioni: non si venderanno più armi, non si vestiranno più elmi, né si mangerà più cacio e cipolle, e la vita non si consumerà in guerre tristissime. Ma, accanto dal focolare, solo bevute, allegri simposi e baccano con gli amici. E gli sposi vivranno felici tra le gioie bucoliche e allusive del pigiare e del cogliere fichi....
PERSONAGGI della Commedia:
- Due Servi di Trigeo (Maschera del POVERO)
- Trigeo, bifolco àttico (Maschera del GATTO)
- Una Figlia di Trigeo (Maschera della DAMA)
- Ermete
- Ammazza, dio della guerra
- Fracassa, servo di Ammazza
- Coro di Bifolchi attici
- Pace
- Pomona
- Galloria
- Un Pritano
- Ierocle, spacciaoracoli
- Un Mercante di falci
- Un Mercante di secchie
- Tre Mercanti d'armi
- Alcuni Ragazzi